Che si sono detti all’Expo di Milano i Ministri della Cultura riuniti nella Conferenza Internazionale? Noi c’eravamo, e ve lo raccontiamo qui
130 rappresentanti nazionali e alcuni parlamentari europei riuniti per dibattere sulle urgenze mondiali della cultura. Le giornate del 31 luglio e del 1 agosto hanno visto svilupparsi a Milano, all’Auditorium dell’Expo, i lavori della Conferenza Internazionale dei Ministri della Cultura dei Paesi aderenti all’esposizione universale. Venerdì, intorno alle 15, Franceschini, Ministro dei Beni e delle […]
130 rappresentanti nazionali e alcuni parlamentari europei riuniti per dibattere sulle urgenze mondiali della cultura. Le giornate del 31 luglio e del 1 agosto hanno visto svilupparsi a Milano, all’Auditorium dell’Expo, i lavori della Conferenza Internazionale dei Ministri della Cultura dei Paesi aderenti all’esposizione universale. Venerdì, intorno alle 15, Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha introdotto il discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, che nel ringraziare il tavolo di discussione gremito da decine di Ministri da tutto il mondo ha ricordato il problema della formazione di diffusori della conoscenza e di un riconoscimento valoriale, condivisibile della cultura. Il discorso più vibrante, più intenso, però, è stato quello di Irina Bokova, direttore generale Unesco. Personalità che ha introdotto la catena di interventi di decine di Ministri, dalla Serbia agli Emirates alla Polonia, di appena 4 minuti ciascuno.
Il discorso della Bokova è stato il principale vettore, motivo citazionale di buona parte dei lavori di sabato mattina, quando verso le 11 l’apertura della Conferenza è spettata ad un affaticato Umberto Eco; oratore affabile, senza retorica, che non ha mancato, nella propria lectio, di ricordare l’importanza della ricerca di una narrazione che sviluppi comprensioni interculturali contro l’archeo-terrorismo e una globalizzazione del mondo che rende turistico qualsiasi scambio di esperienze culturali. A seguire, il lungo, altisonante intervento di Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione, contro i crimini di guerra nei confronti dei siti Patrimonio dell’Umanità, ha lasciato spazio ad una serie talvolta incalzante, talvolta sconnessa e talvolta ripetitiva di discorsi che hanno impegnato i Ministri della Cultura dal Ghana al Principato di Monaco.
– Ginevra Bria
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