Je suis Khaled Asaad. Bandiere a mezz’asta in musei e istituzioni culturali di tutta Italia in onore dell’archeologo siriano torturato e ucciso dai jihadisti dell’Isis a Palmira
“Il barbaro omicidio di Khaled Asaad colpisce il cuore di tutti i musei del mondo. Noi siamo Khaled Asaad. Dobbiamo opporci con la forza della cultura alla barbarie, con la luce del sapere alle tenebre della violenza”. Con queste parole Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei, comunica l’adesione di GAM, Palazzo Madama, MAO e […]
“Il barbaro omicidio di Khaled Asaad colpisce il cuore di tutti i musei del mondo. Noi siamo Khaled Asaad. Dobbiamo opporci con la forza della cultura alla barbarie, con la luce del sapere alle tenebre della violenza”. Con queste parole Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei, comunica l’adesione di GAM, Palazzo Madama, MAO e Borgo Medievale all’iniziativa per ricordare Khaled Asaad, lanciata del resto proprio da Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente nazionale dell’Anci, che ha musei e le istituzioni culturali italiane di esporre le bandiere a lutto.
All’iniziativa si è unito il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che su Twitter ha immediatamente rilanciato: “Va accolto appello di @pierofassino e #Anci: bandiere a mezz’asta in tutti i musei e luoghi cultura dello Stato per onorare Khaled al Assad”. La notizia ha fatto in breve il giro del mondo, nella sua simbolica ferocia: un ulteriore insulto al patrimonio culturale, aggravato dall’accanimento contro uno studioso di fama internazionale, di 81 anni, custode di Palmira, decapitato sulla pubblica piazza davanti al museo che per decenni ha diretto, con il cadavere successivamente appeso a una colonna romana.
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