Ecco le prime immagini dalla Biennale di Istanbul. Da Pistoletto a Theaster Gates, viaggio fra le 30 sedi della rassegna firmata Carolyn Christov-Bakargiev
Premessa: chi si appresti a visitare questa Biennale di Istanbul, è caldamente invitato tutti a scaricare l’apposita app (qui sotto qualche shot), che è l’unico modo per rintracciare in tempi utili le 30 sedi sparse per mezza Turchia, isole incluse. Già, ve ne abbiamo già parlato nell’ampio articolo di presentazione: si parte infatti dall’estremo nord […]
Premessa: chi si appresti a visitare questa Biennale di Istanbul, è caldamente invitato tutti a scaricare l’apposita app (qui sotto qualche shot), che è l’unico modo per rintracciare in tempi utili le 30 sedi sparse per mezza Turchia, isole incluse. Già, ve ne abbiamo già parlato nell’ampio articolo di presentazione: si parte infatti dall’estremo nord del Bosforo, dal villaggio di Rumelifeneri e da Riva Beach, passando poi a venti spazi nel quartiere di Beyoglu, a un vecchio peschereccio sul Bosforo, al quattrocentesco hammam Küçük Mustafa Pasa, allo studio di Tuca Subasi e Çagri Saray, all’arcipelago delle Adalar, ad altro ancora. Ma intanto la complessa rassegna pilotata da Carolyn Christov-Bakargiev ha preso il via, ed Artribune è pronta a raccontarvi live le scoperte fatte nell’intricato itinerario. Per ora, eccovi una prima fotogallery random dell’opening e di installazioni varie…
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