Lo Sguardo (fotografico) della donna. Immagini dalla preview della grande mostra alla Casa dei Tre Oci, a Venezia, curata da Francesca Alfano Miglietti con allestimenti di Antonio Marras
Una grande macchina teoretica e visuale, prima che una “canonica” mostra. Questa l’impressione con la quale si esce dalla Casa dei Tre Oci, a Venezia, dopo aver visitato Sguardo di donna, l’elaborata esposizione curata da Francesca Alfano Miglietti che apre al pubblico l’11 settembre. Un progetto curatoriale, dunque, con molteplici livelli di lettura: che presenta […]
Una grande macchina teoretica e visuale, prima che una “canonica” mostra. Questa l’impressione con la quale si esce dalla Casa dei Tre Oci, a Venezia, dopo aver visitato Sguardo di donna, l’elaborata esposizione curata da Francesca Alfano Miglietti che apre al pubblico l’11 settembre. Un progetto curatoriale, dunque, con molteplici livelli di lettura: che presenta una selezione di circa 270 fotografie di 25 artiste di tutto il mondo e di diverse generazioni, scelte dalla critica in oltre due anni di lavoro perché portatrici di un punto di vista unico e al tempo stesso trasversale su molte tematiche dell’attualità.
Dalla violenza domestica alle identità mutanti di genere, dal trasformismo sessuale ai conflitti religiosi e razziali, fino a temi sociopolitici sempre aperti come la pena di morte: “un mondo che parla di diversità, responsabilità, compassione e giustizia”. Grandi nomi ormai storicizzati, al fianco di artiste più giovani, da Diane Arbus a Martina Bacigalupo, Letizia Battaglia, Sophie Calle, Tacita Dean, Nan Goldin, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine Opie, Sam Taylor Johnson. Diversi livelli di lettura, si diceva: scanditi anche dallo spettacolare allestimento firmato dallo stilista Antonio Marras, in stretto legame con un’icona della venezianità come il Teatro alla Fenice.
Torneremo a più riprese su questo potente e innovativo progetto espositivo, visibile fino all’8 dicembre: con interviste a Francesca Alfano Miglietti e – in video – a Marras, che guida il visitatore attraverso il suo immersivo progetto allestitivo. Intanto, vi raccontiamo la mostra con un’ampia fotogallery…
– Massimo Mattioli
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