Un nudo di Modigliani promette scintille nelle aste newyorkesi di Christie’s del prossimo autunno. Con una stima di 100 milioni di dollari. Sarà nuovo record d’asta per l’artista livornese?
L’imminente stagione autunnale delle aste si preannuncia a dir poco elettrizzante: Christie’s ha infatti reso noto che il prossimo 9 novembre aprirà l’auction week newyorkese con Nu Couché, un nudo disteso di Amedeo Modigliani datato al 1917 e stimato attorno ai 100 milioni di dollari. Una somma che lascia immaginare che l’opera sarà venduta ad […]
L’imminente stagione autunnale delle aste si preannuncia a dir poco elettrizzante: Christie’s ha infatti reso noto che il prossimo 9 novembre aprirà l’auction week newyorkese con Nu Couché, un nudo disteso di Amedeo Modigliani datato al 1917 e stimato attorno ai 100 milioni di dollari. Una somma che lascia immaginare che l’opera sarà venduta ad una cifra record, ipoteticamente superiore ai 118 milioni di dollari che l’oligarca russo Dmitry Rybolovlev ha sborsato in una transazione privata per un altro nudo reclino di Modì. Al contrario, sarà difficile che il dipinto strappi il record di opera più cara mai venduta in asta a Les femmes d’Alger (Version O) del 1955 di Pablo Picasso, battuta – sempre da Christie’s – lo scorso maggio al Rockefeller Center di New York per 179 milioni di dollari. Nel caso, il primato resterebbe in casa. Mentre, ad oggi, è la rivale Sotheby’s a detenere il massimo d’asta per un Modigliani, da quando, durante una evening sale newyorkese del novembre 2014, la storica azienda ha ceduto una Tête dell’artista di origini livornesi per 70,7 milioni di dollari.
Il dipinto del 1917 sarà il pezzo forte tra i 25-30 lotti dell’asta The Artist’s Muse, che Christie’s dedica appunto alle opere che hanno decantato la bellezza – elegante, sfacciata, delicata – delle muse di artisti come Giacometti, Picasso ed Andy Warhol. Christie’s riprenderà il modello – testato a maggio – dell’asta tematica ma cronologicamente ibrida, che percorre cioè tutto il XX secolo. Su richiesta degli stessi proprietari del nudo di Modigliani, impressionati dal successo ottenuto dalla casa d’aste la scorsa primavera. Sulla loro identità non ci sono informazioni ufficiali, ma pare che si tratterebbe della storica dell’arte Laura Mattioli Rossi, figlia del collezionista milanese Gianni Mattioli e fondatrice nel 2014 del Cima, Center for the Italian Modern Art di Soho.
È la prima volta in asta per il nudo dai capelli corvini, la posa sfacciata, il corpo disteso languido su un cuscino blu, appartenente alla serie che Modigliani dipinse per il suo mecenate Léopold Zboroswki. Mentre, invece, non mancano nel curriculum del dipinto, partecipazioni a mostre in musei internazionali, inclusa l’esposizione Modigliani and His Model, allestita alla Royal Academy of Arts di Londra nel 2006.
“Uno dei più importanti dipinti che mi siano mai passati per le mani nella mia lunga carriera da Christie’s”, ha dichiarato Jussi Pylkkänen, presidente globale e capo banditore di Christie’s. E se lo dice lui, che di capolavori ne ha visti…
– Marta Pettinau
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