Parte la Biennale Di Lione, tema “la vita moderna”. Da Ed Ruscha a Kader Attia, a George Condo, prime immagini dalle sedi di Mac E Sucrière
Prime impressioni dalla Biennale di Lione 2015, firmata Ralph Rugoff (con l’abituale supervisione di Thierry Raspail). Le due sedi principali presentano un vasto campionario di declinazioni del tema, “la vita moderna”, in un equilibrato mix di impegno e inventiva formale (con molti nomi di prestigio – Oursler, Ruscha, Singer, Shrigley, Barrada, Henrot, Deller – e […]
Prime impressioni dalla Biennale di Lione 2015, firmata Ralph Rugoff (con l’abituale supervisione di Thierry Raspail). Le due sedi principali presentano un vasto campionario di declinazioni del tema, “la vita moderna”, in un equilibrato mix di impegno e inventiva formale (con molti nomi di prestigio – Oursler, Ruscha, Singer, Shrigley, Barrada, Henrot, Deller – e molte opere realizzate apposta per la biennale).
Alla Sucrière, che presenta spazi rivoluzionati per l’occasione, si alternano installazioni spettacolari (Boursier-Mougenot, Liu Wei), opere impegnate e suggestive come quella di Kader Attia, raffinati rinnovamenti del concetto di scultura (Nina Carell, Tatiana Trouvé…).
Al Mac, dove la qualitá sale ancora, è questione soprattutto di “rovine” e del crollo dell’utopia moderna e modernista: molti artisti coltivano anche letteralmente l’estetica del rifiuto (Emmanuelle Lainé, Lai Chih-Sheng, Miguel Angel Rios). Ottima pittura con George Condo, Johannes Khars, Michael Armitage, Thomas Eggerer; puntuale critica sociale con Mohammed Bourouissa e Massinissa Selmani. Ora la parola all’ampia fotogallery…
– Stefano Castelli
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