Prato capitale dell’Italia creativa. Nei giorni del Forum dell’Arte promosso dal Centro Pecci, prende il via anche la tredicesima edizione di Contemporanea Festival

Quando si dice: le buone pratiche. Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, come è noto, organizza a Prato, dal 25 al 27 settembre, il primo Forum dell’arte contemporanea italiana. Lo scopo: fare il punto sul “sistema arte in Italia”, con direttori di Musei e Fondazioni, galleristi, artisti, critici, storici, curatori, collezionisti, direttori di testate […]

Quando si dice: le buone pratiche. Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, come è noto, organizza a Prato, dal 25 al 27 settembre, il primo Forum dell’arte contemporanea italiana. Lo scopo: fare il punto sul “sistema arte in Italia”, con direttori di Musei e Fondazioni, galleristi, artisti, critici, storici, curatori, collezionisti, direttori di testate specialistiche e docenti di Accademie pubbliche e private. Sede principale del Forum: il Teatro Metastasio, la cui Stagione 2015/2016 è aperta ufficialmente da Contemporanea Festival, poliedrica proposizione di arti della scena e atti di pensiero diretta da sempre da Edoardo Donatini.
Alcune segnalazioni, dal densissimo programma di questa tredicesima edizione. Christian Rizzo, accompagnato da otto danzatori e due musicisti, presenta D’après une histoire vraie, spettacolo che “riflette sulla memoria dei gesti alla ricerca di una relazione tra movimento e musica in cui popolare e contemporaneo convivono”. Martin Zimmermann propone Hallo, suo primo lavoro da solista per il quale ha inventato “uno spazio simile alla vetrina di un negozio nel quale gioca con il proprio personaggio tragicomico, confrontandosi con il desiderio di voler diventare ciò che crede di essere”. In sintonia con il percorso di Kinkaleri, Contemporanea Festival collabora al loro progetto Body to be ospitando alcuni artisti che mettono il corpo al centro delle loro riflessione: in arrivo (senza titolo) (2000) di Tino Sehgal, Leone d’Oro alla Biennale 2013, e Jérôme Bel, che firma “l’assolo con cui il ballerino Cédric Andrieux esprime la sua esperienza d’artista e di uomo aprendo una prospettiva nuova sul suo maestro Merce Cunningham”.
Tornano a Prato gli italo/australiani Cuocolo Bosetti con una proposta “a base di cinema” che si interroga sull’identità e sulla natura artificiale di ogni autobiografia. Infine, a rinsaldare la collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci: i suoi nuovi spazi espositivi ospitano Time to move, un’intera giornata dedicata alla danza con performance di Compagnia Virgilio Sieni, Letizia Renzini & Marina Giovannini, Kinkaleri, Silvia Costa, Jacopo Jenna, Claudia Catarzi e mk.

Michele Pascarella

http://www.contemporaneafestival.it/

 

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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