Prisma Human Rights, a Venezia un nuovo contest che mette insieme fotografia a diritti umani. Ecco le immagini delle opere selezionate alla prima edizione
È un progetto nato per far incontrare la fotografia e la sensibilizzazione verso i diritti umani, prima edizione di un appuntamento di respiro internazionale che diverrà annuale, lanciato durante la Biennale di Venezia alla presenza di Alfredo Jaar. Prisma Human Rights Photo Contest – questo il titolo – parte da un concorso, che si è […]
È un progetto nato per far incontrare la fotografia e la sensibilizzazione verso i diritti umani, prima edizione di un appuntamento di respiro internazionale che diverrà annuale, lanciato durante la Biennale di Venezia alla presenza di Alfredo Jaar. Prisma Human Rights Photo Contest – questo il titolo – parte da un concorso, che si è chiuso agli inizi di luglio con la partecipazione di fotografi da tutto il mondo, alcuni dei quali attualmente presenti proprio alla Biennale Arte, altri rappresentati da importanti gallerie, come Saatchi.
Le venti immagini finaliste vanno in mostra al Monastero San Nicolò del Lido di Venezia dall’11 settembre all’11 ottobre, assieme a immagini di Rena Effendi, che è stata invitata come special guest photographer. Un personaggio che ha destato molto interesse: fotografa azera pluripremiata, ha percorso 2000 km di oil pipeline tra Georgia e Turchia per documentare gli effetti che il petrolio ha sulla vita delle persone. Ma sono molte le storie che si scoprono nelle more del progetto: quella della fotografa-modella nigeriana Jeneviev Aken, che lavora sull’identità femminile, o del mozambicano Mario Macilau, che viene da una baraccopoli e ha cominciato a fotografare barattando il telefono cellulare della madre con una macchina fotografica, e oggi espone in tutto il mondo.
A decretare lo scatto vincitore sarà una giuria internazionale, di cui fanno parte la stessa Effendi, Isabelle Gattiker, direttore dell’International Film Festival and Forum on Human Rights di Ginevra, Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che promuove progetti artistici legati ai migranti e ai rifugiati, Azu Nwagabogu, direttore del Lagos Photo Festival e di African Artists’ Foundation, e Alberto Prina, fotoreporter e fondatore del Festival della Fotografia Etica e del Gruppo Fotografico Progetto Immagine. Noi intanto vediamo una selezione delle opere scelte nella fotogallery…
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