Un caleidoscopio di luci e colori su Casa Batlló a Barcellona. L’architettura di Gaudí festeggia con un video mapping i 10 anni dall’ingresso nel patrimonio Unesco
Per celebrare i dieci anni da quando fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, Casa Batlló si è vestita di nuovo per una serata. Tra le più celebri e visionarie architetture residenziali di Antoni Gaudí, la casa al civico 43 del Passeig de Gràcia, a Barcellona, si è trasformata in una coreografia di luci, suoni e colori, grazie […]
Per celebrare i dieci anni da quando fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, Casa Batlló si è vestita di nuovo per una serata. Tra le più celebri e visionarie architetture residenziali di Antoni Gaudí, la casa al civico 43 del Passeig de Gràcia, a Barcellona, si è trasformata in una coreografia di luci, suoni e colori, grazie ad uno spettacolare video mapping che ha incantato i passanti per un’ora e mezza, lo scorso 23 settembre.
In concomitanza con i festeggiamenti de La Mercè – la santa patrona della città catalana – un caleidoscopio vibrante di immagini ha avvolto la facciata in arenaria dell’edificio, risvegliando i mosaici policromi che la rivestono, i balconi che ricordano crani e ossa, il tetto che con le sue tegole di ceramica colorata sembra il dorso di un enorme rettile.
La proiezione ha svelato al pubblico simboli e allegorie che si nasconderebbero nell’architettura; a partire dalla leggenda di San Giorgio e il drago, a cui si pensa che Gaudí si ispirò quando, nel 1904, l’industriale Josep Batlló gli affidò l’incarico di ristrutturare il vecchio palazzo. Nella nostra fotogallery, una sfilata di immagini dell’evento.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati