Galleristi si nasce? No, si diventa. Al Pecci un corso intensivo insegna i trucchi del mestiere. Con la guida di esperti, da Matthew Slotover a Massimo Minini. Iscrizioni sino al 26 ottobre
Dal 2 novembre all’1 dicembre, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato si impara il mestiere del gallerista. Perché l’attitudine, l’occhio del talent scout e lo spirito avventuriero non bastano. Bisogna imparare a conoscere i meccanismi del mercato dell’arte, gli appuntamenti in giro per il mondo tra cui destreggiarsi, le modalità con cui […]
Dal 2 novembre all’1 dicembre, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato si impara il mestiere del gallerista. Perché l’attitudine, l’occhio del talent scout e lo spirito avventuriero non bastano. Bisogna imparare a conoscere i meccanismi del mercato dell’arte, gli appuntamenti in giro per il mondo tra cui destreggiarsi, le modalità con cui promuovere efficacemente i propri artisti e relazionarsi a collezionisti, case d’asta e istituzioni pubbliche. E poi, è fondamentale avere le competenze gestionali, giuridiche, finanziarie e operative necessarie per aprire, dirigere e far funzionare una galleria.
È quanto promette di insegnare il Pecci nell’ambito di Essere Gallerista, un corso intensivo a numero chiuso, con 4 moduli, che si articoleranno in 18 incontri e 4 workshop e vedranno la partecipazione di esperti, professionisti, artisti e critici, italiani e internazionali: da Matthew Slotover fondatore di Frieze e inventore della fiera londinese che si svolge in questi giorni; a Adam Budak, curatore internazionale, dallo storico gallerista Massimo Minini al collezionista Maurizio Morra Greco. Per iscriversi? C’è tempo sino al 26 ottobre.
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