Immagini dalla grande mostra su Monet a Torino. Dalle collezioni del Musée d’Orsay di Parigi 40 capolavori, di cui 5 inediti in Italia. Il racconto del curatore Xavier Rey nella nostra videointervista
Il Musée d’Orsay di Parigi, con la più grande collezione al mondo di opere impressioniste, ha scelto Torino per la terza volta per esporre i suoi capolavori all’estero. Dopo Degas e Renoir, ora è il turno di Claude Monet negli spazi della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, fino al 31 gennaio. Con un’importante retrospettiva […]
Il Musée d’Orsay di Parigi, con la più grande collezione al mondo di opere impressioniste, ha scelto Torino per la terza volta per esporre i suoi capolavori all’estero. Dopo Degas e Renoir, ora è il turno di Claude Monet negli spazi della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, fino al 31 gennaio. Con un’importante retrospettiva di quaranta suoi lavori, di cui cinque mai esposti in Italia. Tra cui, in particolare, Le déjeuner sur l’herbe, un frammento di una monumentale tela di quattro metri per sei, realizzato da Monet in omaggio all’omonimo dipinto di Edouard Manet, che tanto aveva scandalizzato il pubblico del Salon des Refusés nel 1863, per l’inserimento di un nudo di donna in una scena borghese.
Ma per Claude Monet questo dipinto rappresentava soprattutto una sfida con il se stesso paesaggista, per l’introduzione delle figure nel paesaggio, come ci spiega nella nostra breve videointervista il co-curatore della mostra (insieme a Virginia Bertone) Xavier Rey. Che potrebbe succedere all’attuale Presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie Guy Cogeval, come da lui annunciato in conferenza stampa. Ipotizzando anche la prossima mostra torinese, proveniente sempre dalle collezioni del famoso museo parigino: Edouard Manet. Intanto, ecco la nostra fotogallery…
– Claudia Giraud
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