La prima volta di Herzog & de Meuron in Canada. Ecco i render della nuova Vancouver Art Gallery, un edificio completamente in legno in una città dallo “skyline di vetro”

A pochi giorni dalla chiusura della mostra Material Future: The Architecture of Herzog & de Meuron and the Vancouver Art Gallery, il duo svizzero, fresco vincitore del Jencks Award 2015 assegnato da RIBA – Royal Institute of British Architects, ha rivelato, durante un incontro pubblico, come sarà la nuova sede del VAC – Vancouver Art […]

A pochi giorni dalla chiusura della mostra Material Future: The Architecture of Herzog & de Meuron and the Vancouver Art Gallery, il duo svizzero, fresco vincitore del Jencks Award 2015 assegnato da RIBA – Royal Institute of British Architects, ha rivelato, durante un incontro pubblico, come sarà la nuova sede del VAC – Vancouver Art Gallery, una delle maggiori istituzioni culturale del Canada.

RAFFORZARE IL RUOLO DI VANCOUVER NEL CONTEMPORANEO
L’esposizione “Material Future”, concepita per presentare alla popolazione locale il contributo di Herzog & de Meuron soprattutto in ambito museale – a loro si deve, tra l’altro, la Tate Modern, il cui ampliamento aprirà nel giugno 2016 – è ospitata nella sede “storica” del museo, l’ex palazzo di giustizia provinciale rinnovato negli anni Ottanta dall’architetto e urbanista Arthur Erickson. Negli ultimi anni questo edificio è stato al centro del dibattito locale, in considerazione della necessità di ampliarne la superficie espositiva e della volontà di rafforzare il ruolo di Vancouver nello scacchiere dell’arte contemporanea in Nord America. Ad aprile 2014, dopo aver concluso le pratiche relative alla selezione e all’acquisto del suolo, le autorità coinvolte nell’iniziativa hanno individuato in Herzog & de Meuron le figure giuste cui affidare il nuovo museo; i due architetti hanno sviluppato un progetto nel quale balza agli occhi il generoso impiego del legno, una scelta con la quale intendono allinearsi con la tradizione e la storia costruttiva della regione. È il legno dunque a definire ciascuno dei livelli sovra terra – a questi si aggiungono due piani interrati, con parcheggi e depositi – oltre ad essere adottato come rivestimento per passerelle, nelle coperture e nei dettagli interni; salendo progressivamente verso l’alto, ampie vetrate lasciano il posto a volumi compatti e opachi.

View of the new Vancouver Art Gallery © Herzog & de Meuron

View of the new Vancouver Art Gallery © Herzog & de Meuron

SUPERFICIE ESPOSITIVA RADDOPPIATA RISPETTO A QUELLA ATTUALE

Allo scopo di favorire una fattiva connessione con i ritmi della città, il piano terra ospiterà una caffetteria con affaccio su un’area verde private e uno spazio per eventi di breve durata, curati anche da privati o associazioni, stando almeno alle intenzioni espresse fin qui. In considerazione, infine, della multiforme raccolta di cui dispone il VAC e del programma di iniziative temporanee che la direzione intende accogliere, la superficie espositiva prevista – circa 7.900 metri quadri, il doppio di quella attuale – disporrà di una varietà di ambienti: oltre ad un teatro con 350 posti, una biblioteca e un centro per la didattica museale, Herzog & de Meuron hanno infatti delineato gallerie con altezze e proporzioni eterogenee, il cui tratto comune sarà l’ingresso della luce naturale proveniente da vetrate aperte sul cortile interno, sul quartiere o sul paesaggio naturale oltre la città. Costi, tempi e modalità di finanziamento? Staremo a vedere.

Valentina Silvestrini

http://www.vanartgallery.bc.ca/
https://www.herzogdemeuron.com/index.html

 

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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