L’arte in Tv? In Italia scarseggia, all’estero molto meno. Sul prossimo Artribune Magazine un approfondimento succoso racconta format, programmi, stili e tendenze

Pare ormai sia cosa (quasi) fatta: il famoso canone Rai (forse la tassa più evasa del Paese) diventerà inaggirabile, grazie all’inserimento in bolletta. Anche gli irriducibili dell’anti-tv, quelli che non la accendono mai o che addirittura non la tengono per partito preso, dovranno adeguarsi: pena, trovarsi con la luce staccata. Ma a parte Tg, talk […]

Pare ormai sia cosa (quasi) fatta: il famoso canone Rai (forse la tassa più evasa del Paese) diventerà inaggirabile, grazie all’inserimento in bolletta. Anche gli irriducibili dell’anti-tv, quelli che non la accendono mai o che addirittura non la tengono per partito preso, dovranno adeguarsi: pena, trovarsi con la luce staccata.
Ma a parte Tg, talk show politici, brutti programmi di varietà e soap, sul piano della cultura cosa resta? Non moltissimo. E se parliamo d’arte il vuoto si allarga, soprattutto tra i canali tradizionali. Resta, baluardo più forte, Sky Arte HD, mentre all’estero ci si imbatte in vari programmi dedicati, con un loro mercato e dei format specifici. Ne parliamo sul prossimo Artribune Magazine – che in queste ore sta prendendo forma – grazie a un gustoso approfondimento di Alessio Giaquinto. Una ricognizione su quel che offre la scena televisiva internazionale in fatto d’arte contemporanea. Seguendo le logiche e i parametri dei format più comuni. 

Art Breakers

Art Breakers

Si parte dai factual, programmi non girati in studio, abbastanza vicini alla formula del documentario, che raccontano frammenti di vita vera: su Sky Arte stiamo seguendo in queste settimane Muro, sulle tracce del lavoro di otto street artist in altrettante città italiane. Stessa tipologia, negli States, per Art Breakers, che ci porta tra le vicende quotidiane di mercanti e collezionisti, mentre al genere dei talent show appartiene The Big Painting Challenge, una mega produzione di BBC e Tate Britain: un po’ stile Grande Fratello, ma con dieci artisti che si misurano col loro talento e col giudizio del pubblico. E sono solo alcuni esempi.
Il tema è ampio, interessante, deliziosamente pop e pieno di indizi utili per la lettura dei trend, gli stili, i linguaggi, le forme di comunicazione e dell’intrattenimento, che hanno un peso nei processi di lettura della società, anche quando si parla di una nicchia come quella dell’arte contemporanea. Anzi, le influenze sono spesso reciproche e decisamente stimolanti.
Non resta dunque che attendere il nuovo Artribune su carta. Questa e decine di altre storie sono in arrivo nei point di distribuzione, nel nostro stand di Artissima oppure, naturalmente, a casa vostra. Abbonarsi è l’unica garanzia per non perdersi nemmeno un numero.

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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