London Updates: la sezione all’aperto di Frieze non funziona più. Meglio sospenderla come a New York?
Se hai a disposizione uno spazio monumentale, ampio, vasto o all’aperto, caro il mio gallerista, come mai opti per allestirci una scultura o un’installazione che (quasi) entrerebbe nel tuo stand dentro la fiera? È una domanda che ci siamo posti tante volte, specie per quanto concerne la sezione Unlimited di Art Basel; ed è una […]
Se hai a disposizione uno spazio monumentale, ampio, vasto o all’aperto, caro il mio gallerista, come mai opti per allestirci una scultura o un’installazione che (quasi) entrerebbe nel tuo stand dentro la fiera? È una domanda che ci siamo posti tante volte, specie per quanto concerne la sezione Unlimited di Art Basel; ed è una domanda che ci poniamo di nuovo in questi giorni in relazione alla sezione Sculpture Park di Frieze, che quest’anno ordina grandi nomi (da Richard Serra a Tony Cragg, da Haaron Mirza a Takis) e piccole opere che quasi si perdono nella magnificenza di Regent Park. Sarà la poca voglia di rischiare, sarà la maggiore concentrazione sulla imminente Fiac pargina di alcune gallerie, sarà magari che questa formula ha un po’ stancato. Una forzatura (portare arte pubblica “per forza” in uno spazio già di per se molto connotato) che dopo 10 anni segna il passo. Per quest’anno le opere rimarranno più a lungo, fino a gennaio 2016. Dal prossimo anno non sarebbe una malvagia idea per Frieze London (come già fatto per l’edizione newyorkese) mettere il format in standby…
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