Il Museo del Prado sta stretto, e cerca ancora spazi per mostre tematiche. Entro il 2015 il bando per l’ampliamento di oltre 2mila metri quadri. Il budget? Il tanto per un modesto restauro
Dalla Tate Modern di Londra, al Metropolitan e al Whitney Museum di New York, i musei di oggi si rifanno il look, crescono, osano, evolvono e si adattano ai tempi, affidandosi alle mani e all’immaginazione di architetti, meglio se star della progettazione. Stavolta, sarà El Prado di Madrid a lanciare – pare entro fine anno […]
Dalla Tate Modern di Londra, al Metropolitan e al Whitney Museum di New York, i musei di oggi si rifanno il look, crescono, osano, evolvono e si adattano ai tempi, affidandosi alle mani e all’immaginazione di architetti, meglio se star della progettazione. Stavolta, sarà El Prado di Madrid a lanciare – pare entro fine anno – un bando di concorso internazionale, per la riqualificazione del Salón de Reinos, di recente accorpato al museo madrileno, dopo essere stato sede del Museo dell’Esercito, trasferito, nel 2009, nell’Alcázar di Toledo. La gara si svolgerà in due fasi: la prima sarà aperta a persone fisiche e giuridiche, spagnole e non, dotate dei requisiti specifici, che saranno indicati nel bando. Al secondo step, accederanno sei finalisti, selezionati da una giuria, in base a criteri stabiliti; tra le loro proposte, sarà infine scelto il progetto vincente, che dovrà essere portato a compimento entro il 2019, in tempo per celebrare il bicentenario della pinacoteca reale spagnola.
La nuova ala del museo accrescerà del 16% lo spazio espositivo – circa 2.500 metri quadrati – e andrà ad ospitare mostre tematiche, trasversali e in partnership con altre istituzioni. I costi? Sembra che saranno contenuti: si è parlato di un restauro “austero”, fa sapere il quotidiano El País, che riguarderà gli interni e, solo in minima parte, la facciata dell’edificio collocato alle spalle del Casón del Buen Retiro. Per il momento, il Ministro della Cultura Íñigo Méndez de Vigo ha stanziato un milione di euro nel bilancio per il prossimo anno; ma il proposito è che un terzo del finanziamento arrivi dal settore privato, in cambio di agevolazioni fiscali e del vanto di contribuire a un progetto di eccezionale interesse pubblico per la Spagna.
– Marta Pettinau
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