Stati Generali della Cultura 2015. Diego Della Valle e Renzo Rosso protagonisti: si discute di mecenatismo privato contro burocrazia pubblica
Impressioni dagli Stati Generali della Cultura 2015, in corso a Roma all’Auditorium della Conciliazione. Fra i molti tavoli di discussione, si è parlato della scuola, base della cultura, e ancora di mecenatismo con il ministro Stefania Giannini (Miur). È intervenuto anche Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma, ricordando le difficoltà di un privato che […]
Impressioni dagli Stati Generali della Cultura 2015, in corso a Roma all’Auditorium della Conciliazione. Fra i molti tavoli di discussione, si è parlato della scuola, base della cultura, e ancora di mecenatismo con il ministro Stefania Giannini (Miur). È intervenuto anche Emmanuele F.M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma, ricordando le difficoltà di un privato che vuole fare mecenatismo quando incontra l’oppressiva macchina delle soprintendenze italiane, ribadendo con tenacia quanto questa burocrazia non faccia che nuocere alla nostra vita culturale ed economica.
Sono stati presentati inoltre alcuni riusciti esempi di mecenatismo di privati con l’intervista di Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 ORE, a Diego Della Valle del Gruppo Tod’s, che ha finanziato gli attuali restauri del Colosseo. Inoltre le videointerviste dedicate ai progetti di Salvatore Ferragamo e Gucci. E quella a Renzo Rosso di Diesel che ha mostrato uno degli eccellenti risultati dell’impegno della moda sui beni culturali del nostro paese. Diesel ha restaurato il Ponte Rialto di Venezia, e Rosso ha sottolineato quanto una buona gestione del nostro patrimonio possa essere un primo atto per la valorizzazione di una rinascita culturale che l’Italia merita.
In chiusura il ministro Dario Franceschini (Mibac) ha insistito sulla sua riforma dei musei e sui progressi che il sistema museale italiano sta lentamente facendo diventare realtà, anche se la maggioranza dei musei italiani non possono dirsi competitivi.
– Calogero Pirrera
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati