Tappa a Beirut per la maratona internazionale di architettura. 42 studi dai Paesi Arabi e del Mediterraneo al confronto per tre giorni. Premiato su tutti un team portoghese
Si è svolta nei giorni scorsi a Beirut la special edition dedicata ai Paesi Arabi e del Mediterraneo di Archmarathon, la maratona internazionale di architettura che ha esordito – con grande successo – nel novembre 2014 a Milano. 42 studi selezionati e quasi 4mila visitatori e professionisti hanno preso parte alla tre giorni, organizzata dall’azienda italiana Publicomm, in collaborazione con […]
Si è svolta nei giorni scorsi a Beirut la special edition dedicata ai Paesi Arabi e del Mediterraneo di Archmarathon, la maratona internazionale di architettura che ha esordito – con grande successo – nel novembre 2014 a Milano. 42 studi selezionati e quasi 4mila visitatori e professionisti hanno preso parte alla tre giorni, organizzata dall’azienda italiana Publicomm, in collaborazione con FLE, la Federazione degli ingegneri arabi.
Nel corso della maratona, gli studi hanno presentato i loro progetti, scelti tra i più rilevanti del panorama dell’architettura mondiale degli ultimi 5 anni, per ognuna delle 9 categorie previste: Arts&Culture; Education Buildings; Workspaces; Religious Buildings; Hotel & Leisure; Private Housing; Mixed Tenure Housing and Buildings; Transport; Landscape & Public Spaces.
Infine, una giuria presieduta dall’architetto Luca Molinari e composta da rappresentanti delle istituzioni che sostengono Archmarathon e da nomi di fama internazionale – tra cui il libanese figlio d’arte Bernard Khoury e l’architetto turca Pelin Derviş – ha assegnato i premi per ogni sezione. Il vincitore assoluto è stato lo studio OTO Arquitectos con sede a Lisbona, premiato per il progetto Natural Park Headquarters a Capo Verde.
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