Ecco chi sono i cinque finalisti per lo YAP Maxxi 2016. Parasite 2.0, Angelo Renna, de Gayardon Bureau, Demogo, Deltastudio
Il cerchio dei partecipanti si restringe ed entra nella fase finale lo YAP, giunto alla sesta edizione italiana: Young Architects Program, un’iniziativa destinata alla promozione e al sostegno delle nuove promesse dell’architettura patrocinata dal Maxxi in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di New York, il Constructo di Santiago del Cile, l’Istanbul Modern (Turchia) e il […]
Il cerchio dei partecipanti si restringe ed entra nella fase finale lo YAP, giunto alla sesta edizione italiana: Young Architects Program, un’iniziativa destinata alla promozione e al sostegno delle nuove promesse dell’architettura patrocinata dal Maxxi in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di New York, il Constructo di Santiago del Cile, l’Istanbul Modern (Turchia) e il MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art di Seoul (Corea). Sono usciti i nomi dei cinque studi che, a gennaio, presenteranno i progetti per il nuovo allestimento dello spazio temporaneo che ospiterà gli eventi estivi di Piazza Alighiero Boetti. Ogni anno, la giuria di ognuna delle istituzioni partecipanti seleziona una delle più promettenti realtà della “giovane architettura” del proprio paese, affidandole la progettazione delle aree destinate alle iniziative della programmazione estiva. I lavori dei finalisti sono esposti in una mostra collettiva generale che si svolge, contemporaneamente, in ognuna delle sedi cui fanno capo le istituzioni promotrici del concorso. In questi giorni, dunque, la commissione del Maxxi ha deliberato che il progetto che prenderà il posto dell’installazione Great Land del gruppo Corte, vincitrice dello YAP 2015, apparterrà ad uno dei seguenti studi: Parasite 2.0, Angelo Renna, de Gayardon Bureau, Demogo e Deltastudio.
IL VINCITORE ANNUNCIATO A GIUGNO 2016
Parasite 2.0, collettivo di tre giovani architetti (Eugenio Cosentino, Stefano Colombo, Luca Marullo) nato a Milano nel 2010, ha fra l’altro alle spalle due Biennali di Architettura e, fra le numerose attività, la creazione di una residenza artistica, le partecipazioni al “Tile Project Space” per “Means of Conflict”, il “Progetto Città Ideale” alla Fabbrica del Vapore a Milano e lo “Scarcity Temple”, supporto installativo per le iniziative di “Super-Scarcity” programma commissionato da Cefa Onlus presso le ex officine Ansaldo nella Capitale Lombarda. Angelo Renna, fiorentino classe 1985, vive e lavora a Prato: il suo lavoro spazia dall’arredo urbano – segnaliamo il progetto di “Swing” elemento multifunzionale per la fruizione dei cittadini – alle infrastrutture. De Gayardon Boureau, gruppo formato da Sara Angelini, Dania Marzo e Alessio Valmori, con sede a Cesena, si occupa di urbanistica, edilizia e paesaggio: oltre ad aver partecipato alla Biennale d’Architettura nel 2014, ha guadagnato, nella stesso anno, il secondo posto per il progetto di una piazza pubblica a Kragerø in Norvegia. Demogo è uno studio di architettura fondato nel 2007 a Treviso da Simone Gobbo, Alberto Mottola e Davide De Marchi che concentra il suo lavoro, per committenti pubblici e privati, sulla definizione di progetti che fondono insieme intervento architettonico, spazio urbano, paesaggio, contesto storico e i più innovativi criteri di sotenibilità. Deltastudio, con sede a Ronciglione in provincia di Viterbo, è una realtà che vede tre giovani progettisti, Dario Pompei, Valerio Galeone, Saverio Massaro fondere creatività, conoscenza e nuove tecnologie nella creazione di progetti che vanno dal design all’urbanistica. Il progetto vincitore dello YAP Maxxi 2016 sarà realizzato in primavera e inaugurato il prossimo giugno.
– Laura Carlotta Cortoni
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