La Parigi che non si arrende. Ecco le immagini di Fotofever, la coraggiosa fiera che ha scelto di rimanere aperta per non inchinarsi al terrore
Tutto quanto riguardi Parigi, è ovvio, va in questi giorni osservato con uno sguardo che tenga conto della molteplicità di sentimenti che in tutti suscitano i gravi attentati che hanno squassato la Capitale: dolore, apprensione, solidarietà, ma anche indignazione, fierezza, paura. Ma tutto questo non dovrebbe incidere a fondo sulla vita della città e sull’esistenza […]
Tutto quanto riguardi Parigi, è ovvio, va in questi giorni osservato con uno sguardo che tenga conto della molteplicità di sentimenti che in tutti suscitano i gravi attentati che hanno squassato la Capitale: dolore, apprensione, solidarietà, ma anche indignazione, fierezza, paura. Ma tutto questo non dovrebbe incidere a fondo sulla vita della città e sull’esistenza della popolazione che lì vive o che ci giunge per mille ragioni: altrimenti si sancirebbe una (una ulteriore?) vittoria dei terroristi.
Queste considerazioni hanno convinto la fiera d’arte Fotofever, in corso da giovedì fino a oggi, domenica 15 al Carrousel du Louvre, a rimanere “regolarmente” aperta, al contrario dei colleghi di Paris Photo, che al Grand Palais hanno invece serrato i portoni, così come tutti i musei parigini. Le reazioni, in casi come questi, possono essere diverse e tutte, in qualche modo, motivate: noi scegliamo di seguire le stesse adottate da Fotofever, e vogliamo raccontarvi con una fotogallery com’è questa coraggiosa fiera. Certo, le immagini che vedete sono state realizzate – dalla nostra Silvia Neri – all’opening, quindi prima dei gravi attentati: l’atmosfera, nei giorni successivi, è stata ben diversa…
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