Torino Updates: a Flashback il diario personale di Cavour. Stand come micromostre di antico e moderno. E progetti speciali: gli archivi di Franz Paludetto e l’arte contemporanea in esterna
Sono aumentate le gallerie (di poco, da 32 a 35), ma sono aumentati anche gli spazi della fiera Flashback al Pala Alpitour Isozaki. Tutto a beneficio degli stand che risultano molto più ampi rispetto all’anno scorso, permettendo agli espositori di creare degli allestimenti interessanti, quasi delle minimostre: dal dialogo tra l’antico delle tavole medievali e […]
Sono aumentate le gallerie (di poco, da 32 a 35), ma sono aumentati anche gli spazi della fiera Flashback al Pala Alpitour Isozaki. Tutto a beneficio degli stand che risultano molto più ampi rispetto all’anno scorso, permettendo agli espositori di creare degli allestimenti interessanti, quasi delle minimostre: dal dialogo tra l’antico delle tavole medievali e il moderno della Torino anni ‘20, instaurato dall’antiquario di Oulx Flavio Pozzallo con il gallerista Benappi di Torino (in zona balconata), al Brueghel’s Wall della Caretto&Occhinegro, sempre di Torino, nel parterre.
Una curiosità: la Libreria antiquaria Il Cartiglio di Torino presenta per la prima volta al pubblico alcuni documenti privati di Camillo Benso Conte di Cavour, come il suo diario, quello materno, un taccuino di appunti e alcuni oggetti personali. Poi le due mostre interne: La vita in un archivio, con l’intento di mostrare due “modus operandi” –quello dell’artista Petra Feriancova con le sue foto domestiche in post-produzione, e quello del gallerista Franz Paludetto, con la documentazione fotografica dei suoi innumerevoli incontri con artisti come Gina Pane e Roman Opalka, inframezzati dai poster del progetto speciale di Alessandro Bulgini – Flashback è Opera Viva. Antica è tua Sorella; e Niente da vedere e niente da nascondere, la project room a cura di Luca Tomio che traccia un percorso tra il visibile e l’invisibile di artisti come Gino De Dominicis e Michelangelo Pistoletto.
Infine, la mostra esterna, davanti all’ingresso del Palaisozaki dal lato di via Filadelfia: Simulacra, con un allestimento molto minimalista di opere contemporanee e tre cannoni appartenenti all’esercito del Regno di Sardegna. Un prestito del Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria, attualmente senza la propria sede storica (il Mastio della Cittadella, ora occupato dalla Biennale italia-Cina fino all’8 novembre) e in cerca di sistemazione. Ecco la nostra fotogallery…
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati