La giovane fiera off di Bologna cresce: riconosciuta tra le manifestazioni fieristiche nazionali. Riconfermati orari e location. Le novità? Area talk e un nuovo progetto sul disegno
Gennaio è ormai alle porte, il che significa l’avvicinarsi della migrazione annuale del popolo dell’arte verso Bologna e la sua art week, quest’anno in calendario a cavallo tra i primi due mesi del 2016. Iniziamo dunque con qualche anticipazione; non dalla fiera regina, ma dalla sorella minore, giovane, indipendente ed entusiasta. Alla sua quarta edizione, SetUp Contemporary […]
Gennaio è ormai alle porte, il che significa l’avvicinarsi della migrazione annuale del popolo dell’arte verso Bologna e la sua art week, quest’anno in calendario a cavallo tra i primi due mesi del 2016. Iniziamo dunque con qualche anticipazione; non dalla fiera regina, ma dalla sorella minore, giovane, indipendente ed entusiasta. Alla sua quarta edizione, SetUp Contemporary Art Fair ritorna nei locali dell’ex Autostazione. Riconfermato anche l’orario serale, che le permette di non soffrire e subire la “rivalità” con Arte Fiera; e pure il format dei progetti curatoriali concepiti da un curatore in tandem con almeno un artista, entrambi under35. Novità del 2016, invece, il riconoscimento ufficiale di SetUp tra le manifestazioni fieristiche nazionali: un ottimo traguardo per la fiera capitanata da Simona Gavioli e Alice Zannoni, che in soli tre anni sono riuscite nell’impresa di farsi spazio nel tavolo delle grandi.
Ci sarà poi l’esordio del progetto Drawing the world con un focus sulla città di Santander della regione della Cantabria curato da Mónica Álvarez Careaga, con quattro artisti spagnoli che usano il disegno come medium privilegiato. L’area talk sarà allargata all’intero piano terra dell’Autostazione, mentre diversi Special Project di gallerie nazionali e internazionali e altre realtà e istituzioni culturali presenti sul territorio completeranno il quadro. Il tema attorno a cui graviterà l’edizione di quest’anno? L’orientamento, con una direzione senza indugi: il futuro.
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