Italiani in trasferta. Un cavo elettrico per disegnare sculture. Ecco le immagini delle opere di Alessandro Brighetti in residenza al Mana Contemporary, Jersey City
“Utilizzo il cavo elettrico come medium, innanzitutto perché con Passiflora e le opere successive – sulle quali sto già lavorando – sono riuscito ad ottenere sculture cinetiche energicamente autosufficienti: non avendo più bisogno di approvvigionamento esterno di elettricità, il cavo si rende inutile, il cordone ombelicale viene reciso”. Così l’artista Alessandro Brighetti racconta le opere […]
“Utilizzo il cavo elettrico come medium, innanzitutto perché con Passiflora e le opere successive – sulle quali sto già lavorando – sono riuscito ad ottenere sculture cinetiche energicamente autosufficienti: non avendo più bisogno di approvvigionamento esterno di elettricità, il cavo si rende inutile, il cordone ombelicale viene reciso”. Così l’artista Alessandro Brighetti racconta le opere a cui sta lavorando in questo periodo: e le sue parole arrivano da lontano, da oltre Oceano. Il creativo bolognese è infatti in residenza presso il Mana Contemporary, a Jersey City: un centro culturale polifunzionale del New Jersey, che fornisce servizi per artisti, collezionisti, curatori, artisti, studenti, e al quale si appoggiano diverse fondazioni, come quella intitolata a Eileen S. Kaminksy, la ESKFF, che appunto ospita Brighetti. “Utilizzo il cavo semplicemente, dal basso, come fosse una grafite 9 b negli intenti, ma rimango pur sempre uno scultore, e quindi il disegno si espande alla terza dimensione, disegni scultorei li definisco”, continua lui per contestualizzare i nuovi lavori. Noi li vediamo nelle immagini della fotogallery…
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