Presepe batte albero di Natale? Ma il Christmas Tree continua a stimolare tanti artisti, da Chiharu Shiota a Paul McCarthy: eccone una fotogallery…
Si è parlato di più di Presepe, quest’anno: ma Natale per molti è anche tempo di addobbare l’Albero, e allora ecco che oltre agli abitudinari che variano tra palle e fiocchi, rossi o dorati, ci sono molti che tentano accostamenti assai più arditi. Alberi di libri, di legno, di carta, di palloncini, alberi concettuali. Ma […]
Si è parlato di più di Presepe, quest’anno: ma Natale per molti è anche tempo di addobbare l’Albero, e allora ecco che oltre agli abitudinari che variano tra palle e fiocchi, rossi o dorati, ci sono molti che tentano accostamenti assai più arditi. Alberi di libri, di legno, di carta, di palloncini, alberi concettuali. Ma sono tanti anche gli artisti che si sono cimentati nell’allestimento, e diversi musei, tra cui la Tate Britain o il Victoria and Albert di Londra, hanno riservato dello spazio “all’ospite” stagionale. Qualche esempio attuale? Quest’anno il Gardiner Museum di Toronto è arrivato alla 21 edizione del suo Christmas Tree, curata dall’architetto e interior designer Dee Dee Eustace che ha scelto un albero di ombrelli di Hermes. Chiharu Shiota l’albero se l’era immaginato addobbato di scarpe pendenti da fili rossi, mentre per Paul McCarthy era una scultura gonfiabile. Larry Raisch l’aveva fatto solo di palloni luminosi bluastri, ma l’effetto finale non era un granché convincente.
ALBERI D’ARTISTA, FRA POLEMICHE E DESIGN
Le stranezze non finiscono mai: in qualche città l’albero addobbato di palle si è trasformato in una scultura di semafori, ma quando a Bruxelles il comune aveva deciso di sostituire il pino al centro della città con un’istallazione di blocchi a led, una protesta degli abitanti, con tanto di petizione da più di 11mila firme, aveva levato un grande polverone sulla questione delle tradizioni. Qualcosa di simile è accaduto quest’anno a Urbino, con le polemiche per un albero “tecnologico” che hanno portato alle dimissioni di Vittorio Sgarbi da assessore. Gareth Pugh, alcuni anni fa, ne ha realizzato uno di barre al neon, e in effetti alcuni studi di light design ne hanno creati ad hoc per interni ed esterni, come la versione minimal di Leuchten o quella incandescente di Vondom. Giles Miller ne ha fatti col cartone ondulato da imballaggio. E nonostante la materia prima fosse assai povera il risultato è alquanto sorprendente. Noi ve ne offriamo un’ampia selezione nella fotogallery…
– Federica Polidoro
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