Città del Messico, Bordeaux, l’isola di Malta. Ecco i 52 luoghi da visitare nel 2016 per il New York Times, che in Italia consiglia solo Torino. Concordate?

Città del Messico, Bordeaux in Francia e l’isola di Malta, nel cuore del Mediterraneo: sono questi i luoghi che il New York Times mette sul podio delle mete da visitare assolutamente, nel corso dell’anno appena cominciato. La capitale dello Stato sudamericano, a detta del quotidiano statunitense, è una meta sempre più popolare tra i turisiti […]

Città del Messico, Bordeaux in Francia e l’isola di Malta, nel cuore del Mediterraneo: sono questi i luoghi che il New York Times mette sul podio delle mete da visitare assolutamente, nel corso dell’anno appena cominciato. La capitale dello Stato sudamericano, a detta del quotidiano statunitense, è una meta sempre più popolare tra i turisiti in cerca dell’eccellenza nella cucina, nelle arti e nel design. Sulle rive francesi della Garonna, invece, il New York Times segnala la nascita della Cité du Vin, un progetto architettonico di ampio respiro destinato ad accogliere – con apertura prevista il prossimo giugno – la storia della viticultura d’oltralpe. In equilibrio creativo tra passato e presente, tra l’essere il sito urbano più vasto tra quelli dichiarati Patrimonio Unesco e uno strabiliante sforzo di ammodernamento del piano urbanistico generale, Bordeaux promette in questo 2016 di far parlare (e bene) delle tante iniziative in corso.

TORINO, MUSEI E FESTIVAL VINCENTI
L’arcipelago di Malta si fa notare invece per il clima strepitoso e le ancor più paradisiache spiagge, su cui sono approdate diverse culture nel corso dei secoli. Anche qui, il quotidiano non manca di sottolineare la presenza di ben tre siti Unesco, a cominciare dalla capitale La Valletta. E l’Italia? Soltanto una città è entrata quest’anno nella lista di 52 località stilate dal giornale. A sorpresa, la meta italiana che più merita una visita nel 2016 è Torino. Il New York Times elogia il capoluogo piemontese per il riallestimento del Museo Egizio, l’Art Week incentrata su Artissima, l’apertura di alcuni nuovi centri espositivi – da Camera al Museo Ettore Fico -, i tanti festival musicali, a cominciare da Club to Club. Insomma, conclude il quotidiano, diverse novità stanno contribuendo ad “ammorbidire” l’eredità storica di Torino come città squisitamente industriale. Qual è il vostro podio personale? Sotto con le segnalazioni…

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