Ecco come l’Isis ha distrutto in Iraq un monastero cristiano di 14 secoli fa. Immagini e video che documentano le macerie di Sant’Elia, a Mosul
L’ennesima aggressione del gruppo jihadista dell’Isis al patrimonio dell’Iraq sarebbe in realtà avvenuta tra agosto e settembre 2014, ma le prove che la documentano emergono solo ora, grazie all’impagabile impegno nell’area dell’Associated Press. Immagini e video che mostrano come le pareti di pietra dell’edificio “sono state letteralmente polverizzate“, secondo la parole dell’analista Stephen Wood riportate […]
L’ennesima aggressione del gruppo jihadista dell’Isis al patrimonio dell’Iraq sarebbe in realtà avvenuta tra agosto e settembre 2014, ma le prove che la documentano emergono solo ora, grazie all’impagabile impegno nell’area dell’Associated Press. Immagini e video che mostrano come le pareti di pietra dell’edificio “sono state letteralmente polverizzate“, secondo la parole dell’analista Stephen Wood riportate dall’Independent: “Bulldozer, attrezzature pesanti, forse esplosivi hanno trasformato quei muri di pietra in un campo di polvere grigio-bianca. Hanno distrutto completamente tutto“.
Quale edificio? Il monastero cristiano di Sant’Elia, che sorgeva su una collina sopra la roccaforte di Mosul: il più antico del suo genere nel paese, eretto circa 1400 anni fa, prima dell’avvento dell’Islam, e fino al 2014 sopravvissuto solo con danni superficiali a diversi conflitti. Utilizzato recentemente come luogo di culto per le truppe Usa in Iraq, il sito cadde nelle mani dell’Isis nel giugno 2014. Conservava ancora una cappella e un santuario, con tracce di mosaici ora perduti per sempre.
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