L’abbazia di Westminster in technicolor. Londra capitale anche della light art, con 30 spettacolari installazioni per il festival Lumiere: ecco immagini e video
Gli antichi festeggiavano i propri dei usando fuochi e stratagemmi per illuminare strade e piazze. Prima dell’invenzione della lampadina impiegavano tele catramate, o montavano su impalcature di legno vasetti di vetro riempiti d’olio. Oggi, con led e nuove tecnologie, le luminarie delle feste patronali hanno raggiunto livelli di spettacolarità impensabili: da San Rocco a Torrepaduli […]
Gli antichi festeggiavano i propri dei usando fuochi e stratagemmi per illuminare strade e piazze. Prima dell’invenzione della lampadina impiegavano tele catramate, o montavano su impalcature di legno vasetti di vetro riempiti d’olio. Oggi, con led e nuove tecnologie, le luminarie delle feste patronali hanno raggiunto livelli di spettacolarità impensabili: da San Rocco a Torrepaduli a San Filippo e San Giacomo a Diso. Anche in paesi come il Giappone, dove il Festival della Luce di Kobe lascia senza fiato per la sofisticatezza delle strutture luminose.
A LONDRA NE HANNO INVENTATE DI TUTTI I COLORI
Ma quello che sta succedendo a Londra in questi giorni è quanto di più eccentrico mai visto nel campo dell’illuminazione. Fino a domenica 17 gennaio 30 spettacolari istallazioni si accendono in giro per la città: “Guarda la città sotto una nuova luce”, recita lo slogan delle Lumiere e, in effetti, a passeggiare per Leicester Square in mezzo a Garden of Light (by TILT) si può restare disorientati, come un lillipuziano nei Viaggi di Gulliver o Alice nel Paese delle Meraviglie.
OLOGRAMMI, ELEFANTI E SANTI IN TECHNICOLOR
Elefantastic! (di Catherine Garret) è un elefante 3D che si è perso tra gli archi di un palazzo in Regent Street e continua a barrire nel traffico urbano. A King Cross un circo, con tanto di tendone, funi, altalene, saltimbanchi e giocolieri, occupa tutta la facciata del Granary Building (Circus of Light by Okubo), mentre i vestiti fantasma in fibra ottica di Tae gon Kim fluttuano lenti per le strade circostanti. Un uomo di sola luce (Diver di Ron Haselden) si tuffa a Pond Club facendo un grande splash, mentre a St. James sculture fosforescenti con sembianze umane (The Travellers di Cedric Le Borgne) siedono, gigantesche, su palazzi o si stagliano in voli immobili sullo sfondo della notte. L’abbazia di Westminster, pezzo forte dell’edizione, non è mai stata così allegra: tutta agghindata per l’occasione in super technicolor (The Light of The Spirit di Patrice Warrener). Noi ve ne facciamo vedere un’ampia gallery con le foto di Mario Bucolo…
– Federica Polidoro
http://www.visitlondon.com/lumiere
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