Muore a 90 anni Pierre Boulez. Direttore d’orchestra, saggista e massimo compositore del Novecento. Fondatore dell’Ircam per volere di George Pompidou
Per i suoi 90 anni lo avevamo omaggiato con un intenso articolo del nostro specialista Giuseppe Pennisi. Ora, purtroppo, Pierre Boulez, direttore d’orchestra, saggista e uno dei massimi compositori del Novecento, non c’è più, come annunciato da un comunicato trasmesso dalla sua famiglia alla Paris Philarmonic, il nuovissimo auditorium (progettato da Jean Nouvel) di cui […]
Per i suoi 90 anni lo avevamo omaggiato con un intenso articolo del nostro specialista Giuseppe Pennisi. Ora, purtroppo, Pierre Boulez, direttore d’orchestra, saggista e uno dei massimi compositori del Novecento, non c’è più, come annunciato da un comunicato trasmesso dalla sua famiglia alla Paris Philarmonic, il nuovissimo auditorium (progettato da Jean Nouvel) di cui Boulez è stato tra i grandi ispiratori: “C’est avec une très grande tristesse que la famille et les proches de Pierre Boulez font part de sa disparition, survenue le 5 janvier 2016 au soir à Baden-Baden (Allemagne)”. Nato a Montbrison, dentro la Loira, il 26 marzo 1925, Boulez abbandona lo studio della matematica a Lione per intraprendere quelli musicali presso il conservatorio di Parigi, dove apprende la tecnica dodecafonica per arrivare a scrivere musica atonale secondo lo stile seriale post-weberniano (un brano lo si può apprezzare con il solo ascolto, senza conoscerne lo spartito). Con il provocatorio slogan “Schoenberg est mort!“, assieme al tedesco Karlheinz Stockhausen e al belga Henri Pousseur radicalizza il tentativo di serializzare ogni fattore costitutivo della composizione, non solo le altezze, ma anche le durate, le dinamiche, i timbri, i modi di attacco.
NEGLI ANNI SESSANTA LA FREQUENTAZIONE COL GIOVANE JOHN CAGE
Negli anni Sessanta ripensa il linguaggio musicale, in direzione di un’astrazione e di una sperimentazione sempre maggiori, anche grazie alla frequentazione col giovane John Cage. In quegli stessi anni e per tutti i Settanta dirige l’orchestra di Cleveland, l’orchestra sinfonica della Bbc e la Filarmonica di New York, prodigandosi nel far conoscere alcuni degli autori più significativi del Novecento, da Debussy a Mahler, da Schoenberg a Stravinsky, da Bartók a Webern, da Varèse a Zappa. Nel 1970, per volere dell’allora presidente George Pompidou, fonda l’IRCAM, l’istituto per l’esplorazione e lo sviluppo della musica moderna, di cui è direttore fino al 1992. Come compositore Pierre Boulez tendeva spesso a revisionare le proprie opere lasciandole aperte, e proprio per questo viene considerato uno dei pionieri nell’esplorazione della musica elettronica.
– Claudia Giraud
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