Sky Arte Updates: Dal mistero del dipinto rubato alla sua ricostruzione. Un documentario racconta l’inedita Operazione Caravaggio, a Palermo
È uno dei più grandi maestri dell’arte, innovatore dello stile e rivoluzionario interprete del suo tempo. Nato a Milano ma cittadino del mondo, Michelangelo Merisi detto Caravaggio attraversò l’Italia in lungo e in largo, facendo conoscere il proprio talento sopra le righe dal nord al sud della penisola. Ricordato per la straordinaria capacità di padroneggiare […]
È uno dei più grandi maestri dell’arte, innovatore dello stile e rivoluzionario interprete del suo tempo. Nato a Milano ma cittadino del mondo, Michelangelo Merisi detto Caravaggio attraversò l’Italia in lungo e in largo, facendo conoscere il proprio talento sopra le righe dal nord al sud della penisola. Ricordato per la straordinaria capacità di padroneggiare la luce, un certo mistero avvolge ancora le vicende private e professionali dell’artista, a causa di una generale scarsità di notizie sul suo conto.
Lo stesso accade a uno dei più grandi capolavori mai realizzati dal pittore, la cui storia resta un vero e proprio rompicapo per gli storici dell’arte contemporanei. Stiamo parlando della Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, protagonista di Operazione Caravaggio, il documentario in onda mercoledì 27 gennaio in prima visione assoluta su Sky Arte HD, in simulcast anche in Inghilterra e Germania.
A differenza di altre opere firmate da Caravaggio, la Natività destinata all’Oratorio della Compagnia di San Lorenzo a Palermo non è legata ad alcun documento scritto che ne attesti la committenza e l’anno di esecuzione, trasformando in ipotesi qualunque teoria sulle sue origini. La possibilità più accreditata è che l’imponente tela sia stata realizzata dopo l’arrivo di Caravaggio in Sicilia, nel 1608, in fuga dal carcere di Malta, dove era stato richiuso con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Ranuccio Tommasoni, ucciso in una rissa a Roma due anni prima.
I misteri non finiscono qui. Nel 1969, l’opera, fino ad allora conservata nell’Oratorio palermitano, fu vittima di uno dei più clamorosi furti della storia. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre di quell’anno i ladri fecero irruzione nel luogo di preghiera e trafugarono il dipinto. Qual era la loro identità? Si trattava forse di un colpo messo a segno per rivendere la preziosa opera – stimata all’incirca un miliardo di lire – sul mercato nero?
Negli anni Novanta, si fece strada l’ipotesi di un coinvolgimento della mafia nell’ormai celeberrimo furto, complici le testimonianze di due mafiosi pentiti: Giovanni Brusca e Francesco Marino Mannoia. Entrambi erano coinvolti nei furti di preziose opere d’arte, ma fu Brusca a compiere la dichiarazione più sconvolgente: la tela di Caravaggio era stata usata dalla mafia per “trattare” con lo Stato italiano, offrendola in cambio della modifica alle leggi speciali antimafia seguite alla morte di Falcone e Borsellino nel 1992.
Dopo oltre quarant’anni, il mistero della Natività continua ad attanagliare forze dell’ordine e studiosi, senza risparmiare ulteriori colpi di scena, tutti da scoprire.
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