Ecco come sarà il nuovo logo del Metropolitan Museum di New York. Con la nuova sede nell’ex Whitney arriva anche il rebranding: che ne pensate?
Già nel 2013, con grande dispiacere generale, le amatissime admission pins rotonde di metallo, di colore diverso ogni giorno della settimana, erano diventate memorabilia sostituite da un adesivo blu. Adesso, in occasione dell’apertura della nuova sede nel vecchio Whitney, il Metropolitan Museum of Art di New York diventa THE MET e reinventa il suo look: […]
Già nel 2013, con grande dispiacere generale, le amatissime admission pins rotonde di metallo, di colore diverso ogni giorno della settimana, erano diventate memorabilia sostituite da un adesivo blu. Adesso, in occasione dell’apertura della nuova sede nel vecchio Whitney, il Metropolitan Museum of Art di New York diventa THE MET e reinventa il suo look: alla M coi cerchietti e i raggi che ricorda il diagramma dell’Uomo Vitruviano subentra un logo esteso e rosso, ibrido tra i font serif e sans serif, in cui le lettere si dissolvono una sull’altra, a tre a tre… Il vecchio logo esisteva dal 1971 ed era ritenuto un capolavoro di grafica che in uno spazio minimo, a tinta unita, riassumeva elementi riguardanti arte, architettura e storia. Quello nuovo è stato realizzato dal gruppo londinese Wolff Olins, celebre per aver sviluppato la campagna grafica delle Tate londinesi negli Anni ’90, e ha già una lunga lista di detrattori.
LA DICHIARAZIONE DEL MET SUL NUOVO LOGO
L’istituzione, quindi, si è sentita in dovere di rilasciare una dichiarazione in cui spiega che il disegno “rappresenta qualcosa di semplice, fiero e indiscutibile: IL MET è qui per tutti. (…) Nel corso della sua storia di 146 anni, il Metropolitan Museum of Art si è evoluto per soddisfare le esigenze del suo pubblico. La missione più importante del museo è raggiungere e ispirare la più ampia comunità possibile, a livello locale, nazionale ed internazionale. Siamo orgogliosi, pertanto, di rivelare una nuova strategia visiva che creerà una maggiore chiarezza e coerenza nell’esperienza e nella comunicazione del Met in tutte le sue sedi: The Met Fifth Avenue, The Met Breuer (apertura 18 marzo), The Met Cloisters e, ovviamente, The Met online”. Contestualmente a questo cambiamento grafico il Met avrà anche mappa e segnaletica nuove di zecca, con la speranza di aiutare i neofiti a non perdersi più nei suoi labirinti.
– Federica Polidoro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati