Paris Photo Los Angeles non si farà più. Dopo tre anni chiude la fiera franco-hollywoodiana di fotografia: il mercato non gradisce. Stop anche al progetto di esportare FIAC
La notizia arriva a pochi mesi dalla inaugurazione della quarta edizione che si doveva svolgere tra il 29 di aprile e il 1 maggio 2016: Paris Photo Los Angeles non si farà più. “Nonostante il clima vivace di Los Angeles, le sue gallerie, le istituzioni culturali e i collezionisti, e nonostante il suo grande potenziale […]
La notizia arriva a pochi mesi dalla inaugurazione della quarta edizione che si doveva svolgere tra il 29 di aprile e il 1 maggio 2016: Paris Photo Los Angeles non si farà più. “Nonostante il clima vivace di Los Angeles, le sue gallerie, le istituzioni culturali e i collezionisti, e nonostante il suo grande potenziale di sviluppo culturale, l’assenza di un mercato maturo per un discorso fieristico di tale portata ci ha spinto a prendere questa decisione difficile”, commenta Jean Daniel Compain, Vice Presidente della divisione di cultura e lusso della Reed Exhibition, la società che produce Paris Photo. Mentre l’edizione francese festeggia dunque i suoi venti anni il prossimo novembre, la sorella americana non supera i tre e le motivazioni sembrano riguardare esclusivamente le vendite.
“Nonostante la grande presenza di collezionisti americani, la consistenza delle vendite non è stata sufficiente a garantire la sostenibilità del progetto e ad offrire ai nostri espositori la possibilità di rientrare del loro investimento”. Dichiarazioni che sorprendono, per chi da fuori considera Los Angeles una miniera per una nuova corsa all’oro, ma che invece rivela uno scenario di grande vivacità culturale, un po’ più debole nella circolazione del danaro. O forse, più protezionista nella salvaguardia di un sistema dell’arte locale, a discapito di un progetto europeo. Forse sono mancati i vip, le star di Hollywood che non hanno alimentato il mercato nella maniera sperata. Ed ecco la decisione, dura, ma finale di concludere l’esperienza di Los Angeles e di rinunciare anche all’esportazione della FIAC. Tuttavia, fa sapere Companion il processo di espansione all’estero di Reed Exhibition non si conclude a Los Angeles, ma sono già al vaglio nuovi territori in cui esportare i marchi culturali.
– Santa Nastro
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