Il Nilo a Pompei. Parte dal Museo Egizio di Torino il grande progetto in tre sedi: videointervista al Direttore Christian Greco. Inaugurato anche un nuovo spazio mostre
Con la mostra temporanea Il Nilo a Pompei non solo è partita da Torino la prima tappa del grande progetto itinerante Egitto Pompei, ma si è inaugurato anche il nuovo spazio espositivo del Museo Egizio: un ambiente di 600 mq – al terzo piano del seicentesco Collegio dei Nobili -, un tempo occupato dalla Galleria […]
Con la mostra temporanea Il Nilo a Pompei non solo è partita da Torino la prima tappa del grande progetto itinerante Egitto Pompei, ma si è inaugurato anche il nuovo spazio espositivo del Museo Egizio: un ambiente di 600 mq – al terzo piano del seicentesco Collegio dei Nobili -, un tempo occupato dalla Galleria Sabauda, e ora sala mostre temporanee, dedicata alla memoria di Khaled Al-Asaad. Un doveroso omaggio al direttore del sito archeologico di Palmira, barbaramente assassinato in Siria perché, come ha dichiarato nella conferenza stampa di apertura Christian Greco: “non vi è oscurantismo che possa vincere la cultura”. Il Direttore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino ha anche spiegato nella nostra breve video-intervista il senso generale del progetto culturale, in primis di natura partecipativa perché ideato in concerto con la Soprintendenza Pompei – “perché è normale partire dal sito archeologico più importante del Paese” – e, in un secondo tempo, coinvolgendo il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), in qualità di “più grande prestatore al mondo di materiale archeologico” – ha commentato il suo Direttore Paolo Giulierini.
CONFRONTO E DIALOGO TRA REPERTI GRECO-ROMANI ED EGIZI
Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano – questo il titolo completo della tappa torinese – è una mostra totalmente autoprodotta dal Museo Egizio che ha la particolarità di mettere in luce le influenze della cultura egiziana su quella classica, attraverso il confronto e il dialogo tra le pitture, il vasellame, le sculture di area greco-romana e i reperti archeologici provenienti dalle collezioni del museo sabaudo. Il percorso espositivo, articolato in nove sezioni, si sofferma in particolare sui siti campani di Pozzuoli, Cuma e Benevento, con un approfondimento su Pompei e Ercolano. Il Nilo a Pompei presenta opere di straordinaria bellezza, per la prima volta esposte a Torino, come gli affreschi del tempio di Iside a Pompei o della Casa del Bracciale d’Oro, con 330 reperti provenienti da 20 musei italiani e stranieri, di cui 172 prestati dalla Soprintendenza Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ecco la nostra fotogallery della mostra appena inaugurata…
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati