La vita dei profughi, dal campo rifugiati francese di Grande-Synthe. Ecco gli scatti della fotografa Tori Ferenc
Il motivo di questa scelta? La necessità di documentare in presa diretta la situazione drammatica vissuta da persone (e soprattutto bambini) che da mesi sono in attesa di risposte, lasciati disperatamente al destino, in non-luoghi in cui devastazione e ottimismo si mescolano. Per questo poche settimane fa la fotografa polacca di base a Londra Tori […]
Il motivo di questa scelta? La necessità di documentare in presa diretta la situazione drammatica vissuta da persone (e soprattutto bambini) che da mesi sono in attesa di risposte, lasciati disperatamente al destino, in non-luoghi in cui devastazione e ottimismo si mescolano. Per questo poche settimane fa la fotografa polacca di base a Londra Tori Ferenc (Gniezno, 1989), ha deciso di caricare in spalla la sua macchina fotografica per scattare una serie di ritratti presso il campo profughi di Grande-Synthe, costruito nel nord della Francia.
“In quanto fotografa, mi sono sentita in dovere di testimoniare attraverso la mia arte il dramma che migliaia di persone stanno vivendo letteralmente alle nostre porte, nel cuore dell’Europa”, ci racconta l’artista. “Volevo andare lì, e mostrare come la vita si presenta all’interno del campo. La mia intenzione, tuttavia, era di evitare una rappresentazione stereotipata, deviando da facili moralismi, mostrando piuttosto la forza e la speranza negli occhi dei più piccoli, nonostante le disgrazie attraversate nel corso della loro giovane vita”. Curiosi? Una serie di foto le vedete nella nostra gallery…
– Alex Urso
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