Lo Strillone: biglietterie del Colosseo chiuse per topi su La Stampa. E poi la collezione d’arte di Vittorio Sgarbi, Rubinacci al Victoria&Albert Museum
“Dal soffitto di una biglietteria del Colosseo ha cominciato a colare sangue. La bigliettaia se l’è visto colare sulla scrivania, goccia a goccia. Era sangue di un topo rimasto schiacciato in un’intercapedine e, a parte l’imprevista evoluzione splatter, è una notizia che a Roma non provoca stupore”. Sfiora i toni letterari, la sublimazione del degrado […]
“Dal soffitto di una biglietteria del Colosseo ha cominciato a colare sangue. La bigliettaia se l’è visto colare sulla scrivania, goccia a goccia. Era sangue di un topo rimasto schiacciato in un’intercapedine e, a parte l’imprevista evoluzione splatter, è una notizia che a Roma non provoca stupore”. Sfiora i toni letterari, la sublimazione del degrado romano, qui applicato alla già tormentata gestione del patrimonio: è La Stampa a raccontare l’ultimo, vistoso episodio, che porta a galla un problema serio come quello dell’invasione dei topi nella Capitale. “È invaso di topi Palazzo Massimo, una colonia di topi popola il Tempio di Venere, ci sono in ogni buco e anfratto dei Fori; e basta leggere le cronache locali, o passeggiare un poco, per vedere e sapere che ci sono topi ovunque. Quando la sera si rincasa topi ci attraversano i marciapiede, a Santa Maria Maggiore i topi a dozzine compiono strani andirivieni da un tombino all’altro, a Castel Sant’Angelo pascolano in pieno giorno fra una panchina e l’altra”.
“Una vicenda collezionistica intrisa di aneddoti, incontri, occasioni, scoperte, studi. E misteri”. Panorama racconta – e illustra, con tante immagini – la collezione d’arte di Vittorio Sgarbi: “oltre 4mila opere, una raccolta mai mostrata al pubblico italiano e nota soltanto agli estimatori d’arte amici”. Di cui dal 13 marzo al 30 ottobre una selezione andrà in mostra nel Palazzo Campana di Osimo (Ancona). Alta sartoria italiana protagonista a Londra. Il Sole 24 Ore informa che le creazioni dell’atelier napoletano di abiti maschili Rubinacci entrano nella permanente di moda del Victoria&Albert Museum: “si tratta dei primi abiti di alta sartoria napoletana ad avere questo onore, evento che la maison Rubinacci ha celebrato con un ricevimento nell’ambasciata italiana nella capitale britannica, a Grosvenor Square: lì Mariano e Luca Rubinacci, seconda e terza generazione della famiglia, hanno accolto, fra gli altri ospiti, anche il principe Michael di Kent e Sonnet Stanfill, curatrice della sezione di moda del museo londinese”.
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