Lo Strillone: Palmira liberata, l’Isis indietreggia, il Califfato sta perdendo pezzi su QN. E poi Sacro Monte di Varallo, flop Giubileo
“Palmira liberata, l’Isis indietreggia: il Califfato sta perdendo pezzi”. La notizia, che se confermata farebbe vivere a molti un piccolo momento di gioia in una quotidianità fatta sempre più di paure e di pericolo, arriva dalle colonne di QN: “l’esercito di Bashar Assad ha riconquistato la parte sudoccidentale di Palmira, la città carovaniera patrimonio dell’Unesco, […]
“Palmira liberata, l’Isis indietreggia: il Califfato sta perdendo pezzi”. La notizia, che se confermata farebbe vivere a molti un piccolo momento di gioia in una quotidianità fatta sempre più di paure e di pericolo, arriva dalle colonne di QN: “l’esercito di Bashar Assad ha riconquistato la parte sudoccidentale di Palmira, la città carovaniera patrimonio dell’Unesco, occupata il 20 maggio dai miliziani in nero dell’Isis. Una seconda offensiva è partita da nord. Dopo cinque anni potrebbe essere una svolta nella guerra che è costata la vita a 270mila persone. Le unità dell’esercito e i commando paramilitari sono partiti dai campi vicini al quartiere al Garf e sono appoggiati da intensi bombardamenti dell’aviazione siriana e da quella russa”. Buone notizie anche dall’Iraq, dove “è cominciata la prima fase dell’offensiva per strappare all’Isis Mosul, il capoluogo della provincia di Ninive”.
Cose pasquali da vedere a Pasquetta. Nella giornata di sciopero dei poligrafici, fra i pochi quotidiani in edicola anche Il Foglio trova posto nella nostra rassegna: segnalando che “dopo il restauro e prima di tornare al Sacro Monte di Varallo – il “gran teatro montano” riscoperto da Giovanni Testori e che è una delle più incredibili creazioni d’arte pubblica e popolare del nord d’Italia, e non solo – il Castello Sforzesco ospita due statue che vale la pena scoprire, a tutto tondo e isolate dal loro contesto. Un Cristo coronato di spine di Gaudenzio Ferrari, il grande maestro di Varallo, e il Manigoldo, uno dei personaggi che conducono Gesù al Pretorio, nella Cappella XXXII”. Il Giornale comincia a fare i conti in tasca al Giubileo: “i numeri del 2000 sono molto lontani e il turismo, a 100 giorni dall’apertura della Porta santa, piange. Pesa l’effetto terrorismo, fin dagli attentati parigini del 13 novembre (e ancor più lo sarà dopo gli ultimi di Bruxelles), ma anche la crisi economica fa la sua parte, con gli scandali di Mafia capitale”.
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