Mantova Capitale Italiana della Cultura, ecco tutto il programma. Dall’arte alla musica, alla filosofia: con personaggi come Hans Ulrich Obrist e Joseph Grima
I numeri parlano chiaro: Mantova, a partire da sabato 9 aprile, diventa un polo culturale cardine a livello nazionale ma anche globale. Coinvolti 69 comuni, 500 associazioni, 1.000 volontari, 120 location, 240 giorni di programmazione per mille eventi, con 15 musei coinvolti. Senza dimenticare presenze internazionali come Hans Ulrich Obrist, parte di una giuria che […]
I numeri parlano chiaro: Mantova, a partire da sabato 9 aprile, diventa un polo culturale cardine a livello nazionale ma anche globale. Coinvolti 69 comuni, 500 associazioni, 1.000 volontari, 120 location, 240 giorni di programmazione per mille eventi, con 15 musei coinvolti. Senza dimenticare presenze internazionali come Hans Ulrich Obrist, parte di una giuria che seguirà confronti ed evoluzioni dei lavori esposti in città. Al primo piano del Teatro Alla Scala di Milano, il sindaco Mattia Palazzi ha introdotto il programma di Mantova Capitale Italiana della Cultura con gli interventi di Cristina Cappellini, Assessore Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Stefano Baia Curioni, Presidente Centro Internazionale di Arte e Cultura di Palazzo Te, Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo e Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia. Fino a dicembre, grazie ad un investimento di 6 milioni di euro, Mantova diventerà un palcoscenico per l’arte, la letteratura, il teatro e la danza. Il cuore delle celebrazioni sarà il centro storico, con i suoi palazzi, i suoi portici, le sue chiese e le sue piazze: un museo diffuso e interattivo in cui l’espressione artistica dialogherà con il patrimonio architettonico. Sei percorsi tematici permetteranno di scoprire il fascino di Mantova nelle diverse età: dalla Mantova del Settecento alla Mantova della creatività contemporanea, dalla Mantova ebraica alla Mantova antica di Virgilio, dalla Mantova del Risorgimento a quella del Rinascimento. Con workshop, laboratori, mostre, concerti ed eventi che romperanno il confine tra artista e spettatore.
6 MILIONI DI EURO IL BUDGET
La prima produzione del Centro Internazionale di Arte e Cultura di Palazzo Te per Mantova Capitale è l’installazione che porta la firma di Stefano Arienti, Quadri da un’esposizione, un omaggio alla pittura mantovana del Novecento, con oltre 200 opere di artisti locali finora conservate nei depositi del Museo Civico di Palazzo Te (aprile – Fruttiere di Palazzo Te). I giardini e le sale di Palazzo Te ospiteranno a giugno il progetto espositivo Un sogno fatto a Mantova, ideato da Cristiana Collu e curato da Saretto Cincinelli. Palazzo Ducale propone una serie di mostre che spaziano dall’arte moderna a quella contemporanea, con un’attenzione particolare alla produzione locale: da Mantovarte – studi aperti (aprile), che inaugurerà il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea del Museo, a Sonia Costantini/Josef Schwaiger chromospazio. La musica avrà un ruolo di particolare rilievo: a giugno si terrà la quarta edizione del Mantova Chamber Music Festival “Trame Sonore” che invita il pubblico a scoprire capolavori della grande musica classica in location suggestive. Uno dei progetti portanti del 2016 è Mantovamusica, che fino a dicembre propone più di 45 concerti nei luoghi più belli della città, espressione di una rinnovata stagione creativa. Molte le azioni che integreranno ricerca artistica e progettazione sociale a partire da Arcipelago di Ocno, il nuovo paesaggio ideato da Joseph Grima, che ridisegna i laghi di Mantova. Festivaletteratura celebrerà il suo ventennale organizzando, oltre al consueto appuntamento settembrino, una serie di incontri con autori italiani e stranieri, workshop, concerti e percorsi tematici durante tutto il 2016.
– Ginevra Bria
Programma completo: www.mantova2016.it
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