Marc-Olivier Wahler dirigerà il museo di Eli Broad. Non quello losangeleno, ma il primo, aperto dal 2012 nel Michigan
E chi lo ferma più Eli Broad? Non contento di aver appena inaugurato a Los Angeles il museo che porta seccamente il suo nome – The Broad -, e che in pochi mesi si è già imposto come un riferimento nel panorama mondiale, il magnate collezionista deve essersi posto una domanda: non sarà che questo […]
E chi lo ferma più Eli Broad? Non contento di aver appena inaugurato a Los Angeles il museo che porta seccamente il suo nome – The Broad -, e che in pochi mesi si è già imposto come un riferimento nel panorama mondiale, il magnate collezionista deve essersi posto una domanda: non sarà che questo nuovo museo mette in ombra l’altro – più democraticamente intitolato Eli and Edythe Broad Art Museum – aperto dal 2012 a Lansing, alla Michigan State University? Presto fatto: a rimpiazzare il direttore e fondatore di quest’ultimo, Michael Rush, morto nel marzo 2015, arriverà da luglio un personaggio del calibro di Marc-Olivier Wahler.
Un nome certamente in grado di spostare più di qualche riflettore dalla California all’altra parte degli States: direttore dell’Istituto Svizzero dal 2000 al 2006, poi direttore e capo curatore del Palais de Tokyo di Parigi dal 2006 al 2012, Wahler lavora attualmente come direttore della Chalet Society sempre a Parigi, e come consulente artistico per il De Appel Arts Center ad Amsterdam e Istanbul. In oltre 20 anni di esperienza nell’arte contemporanea ha curato oltre 400 mostre a livello internazionale. “La mission del museo di impiegare l’arte contemporanea internazionale come piattaforma per la formazione e la sperimentazione si integra profondamente con gran parte del lavoro che ho svolto in tutta la mia carriera”, ha commentato il neodirettore.
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