Da Venezia immagini in anteprima di Accrochage, nuova mostra di Punta della Dogana. Che si dà al minimal per scoprire un nuovo lato della collezione Pinault
Nuove mostre – aperte da domenica – negli spazi di Pinault in Laguna. Mentre Palazzo Grassi ripercorre la strepitosa carriera di Sigmar Polke, Punta della Dogana presenta Accrochage, collettiva di opere della collezione del magnate francese. Le forme minimali, l’essenzialità, il gioco tra vuoto e pieno sono il tratto più diffuso (ma non l’unico). Il […]
Nuove mostre – aperte da domenica – negli spazi di Pinault in Laguna. Mentre Palazzo Grassi ripercorre la strepitosa carriera di Sigmar Polke, Punta della Dogana presenta Accrochage, collettiva di opere della collezione del magnate francese. Le forme minimali, l’essenzialità, il gioco tra vuoto e pieno sono il tratto più diffuso (ma non l’unico). Il “bunker” centrale è occupato dagli enormi dipinti murali di Sol LeWitt; gli Schermi di Fabio Mauri non trasmettono nient’altro che il vuoto, o al massimo la parola “fine”…
E la massima “less is more” vale anche per opere suggestive proprio perché sommesse come quelle di Nina Canell, Fernanda Gomes, Günther Uecker, Dewain Valentine. Ma ci sono anche lavori decisamente più spettacolari, come l’installazione giocosa/macabra di Philippe Parreno, oppure il video con la bambina-scimmia di Pierre Huyghe (forse il pezzo forte della mostra, di sicuro il più perturbante). Ecco un’anteprima per immagini nella photogallery. Manca ovviamente la performance di Tino Sehgal (che nelle prime sei settimane di mostra si svolgerà all’interno dell’installazione di Parreno), come sempre vietatissima agli obiettivi…
– Stefano Castelli
Dal 17 aprile al 20 novembre 2016
Accrochage
a cura di Caroline Bourgeois
Punta della Dogana – Venezia
www.palazzograssi.it/it/museo/punta-della-dogana
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