Frieze? È una macchina da soldi. La fiera d’arte sigla un accordo con la superagenzia William Morris: che gestisce modelle, tennisti e sciatori
Alcuni, i più puristi, magari anche un pochino snob, commenteranno: e questa sarebbe una crescita? L’arte considerata alla stregua di una sfilata di moda, o di un torneo di tennis? Legittimo anche pensarla così, ma qui in realtà si parla eminentemente di marketing: che non influisce – non direttamente, almeno – sull’identità del soggetto, sui […]
Alcuni, i più puristi, magari anche un pochino snob, commenteranno: e questa sarebbe una crescita? L’arte considerata alla stregua di una sfilata di moda, o di un torneo di tennis? Legittimo anche pensarla così, ma qui in realtà si parla eminentemente di marketing: che non influisce – non direttamente, almeno – sull’identità del soggetto, sui suoi contenuti. Di che stiamo parlando? Di Frieze, la fiera d’arte londinese fondata nel 2003, e che fin dalle prime edizioni si è piazzata saldamente nell’élite mondiale del settore. Tanto – e veniamo all’attualità – da suscitare gli interessi di una talent ageny del calibro di William Morris Endeavor-IMG, un’agenzia, giusto per fare qualche esempio, che gestisce l’immagine di eventi e personaggi come la Rugby World Cup, tennisti come Novak Djokovic, Maria Sharapova e Venus Williams, la campionessa di sci Lindsey Vonn, la supermodella americana Karlie Kloss.
Frieze Art Fair e WME / IMG hanno annunciato una “partnership strategica” che si aprirà all’inizio di maggio con la quinta edizione dell’edizione di New York della fiera, a Randall’s Island. I dettagli dell’accordo non sono ancora noti, ma un comunicato stampa ha informato che l’agenzia si impegnerà ad “espandere i servizi ai clienti di Frieze attraverso eventi, media e tecnologia“. “La partnership ci aiuterà a incrementare il valore di ciò che facciamo per le gallerie con cui lavoriamo“, hanno detto Amanda Sharp e Matthew Slotover, che la fiera l’hanno fondata 13 anni fa, sulla scia del successo dell’omonima rivista d’arte attiva dal 1991. Si tratta di una prima assoluta: sia da parte di WME-IMG, mai alle prese con il mondo dell’arte, sia da parte di Frieze, che non si era mai impegnata in precedenza in progetti non strettamente connessi al suo ambiente specifico.
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