Il ritorno di Giovanni Anselmo al Castello di Rivoli. Prima grande personale al museo dal 1984: e parte la programmazione in tandem con la GAM di Torino
Tra i primi artisti ad esporre nel 1984, nella famosa mostra inaugurale del Castello di Rivoli – Ouverture –, Giovanni Anselmo non aveva ancora avuto l’onore di una personale in un museo torinese. Ora, il Castello di Rivoli ha posto rimedio lasciandogli carta bianca nell’ideazione di un preciso progetto negli spazi della Manica Lunga. Mentre […]
Tra i primi artisti ad esporre nel 1984, nella famosa mostra inaugurale del Castello di Rivoli – Ouverture –, Giovanni Anselmo non aveva ancora avuto l’onore di una personale in un museo torinese. Ora, il Castello di Rivoli ha posto rimedio lasciandogli carta bianca nell’ideazione di un preciso progetto negli spazi della Manica Lunga. Mentre la mano indica, la luce focalizza, nella gravitazione universale si interferisce, la terra si orienta, le stelle si avvicinano di una spanna in più… – questo il titolo della mostra che apre di fatto la programmazione 2016 del Museo di Arte Contemporanea torinese sotto la nuova direzione di Carolyn Christov-Bakargiev, riunendo in un’unica grande installazione diverse opere storiche di Anselmo. Il progetto si presenta con un allestimento volutamente spoglio, creando un’atmosfera rarefatta e ariosa, in uno spazio decisamente vuoto, per invitare il pubblico alla percezione delle forze invisibili dell’universo: un modo per avvicinarlo all’artista, che nei tardi Anni Sessanta ha esordito nell’arte povera proprio nella ricerca del dialogo tra visibile e invisibile, e fargli provare così le sue stesse sensazioni.
L’UOMO COME INTERFERENZA NELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE
L’opera portante di questo lungo percorso al terzo piano della Manica Lunga è, infatti, Interferenza nella gravitazione universale del 1969, costituita da 20 fotografie che Anselmo ha scattato nelle campagne intorno a Torino passeggiando verso il tramonto, “ma camminando in direzione opposta alla rotazione terrestre” – ha precisato l’artista durante la conferenza stampa – “così facendo, l’uomo agisce come interferenza nella gravitazione universale”. Da segnalare anche le altre sue opere appartenenti alla Collezione Permanente, recentemente riallestite al secondo piano del Castello. In concomitanza con la mostra al Castello di Rivoli, la Gam di Torino – sempre diretta da Bakargiev – presenta in una sala l’opera di Anselmo del 1967 Direzione – un prisma a base triangolare rivestito di fòrmica nera, sulla cui faccia superiore è inserita una bussola – esposta in occasione della sua prima personale nella galleria torinese di Gian Enzo Sperone l’11 aprile 1968. A complemento dell’opera sono esposti fotografie e testi a stampa che documentano la storia espositiva di Direzione, in linea con lo spirito del nuovo ciclo di mostre Archivi, qui al suo debutto. Completano il progetto espositivo un ricco programma di conferenze – al Castello di Rivoli ogni sabato dal 16 aprile – sull’opera dell’artista. Intanto, ecco la nostra fotogallery…
– Claudia Giraud
Giovanni Anselmo
Fino al 25 settembre – Castello di Rivoli
www.castellodirivoli.org
Fino all’11 settembre Gam Torino
www.gamtorino.it
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