Lo Strillone: Christo racconta la sua monumentale opera sul Lago d’Iseo su La Repubblica. E poi San Gimignano, Museo di Salò
“Così vi farò camminare sulle acque“. Si avvicina il momento magico che vedrà Christo inaugurare la sua monumentale opera sul Lago d’Iseo, e La Repubblica intervista l’artista bulgaro celebre per i suoi involucri, che dal 18 giugno fino al 3 luglio stenderà sulle acque del lago d’Iseo una passerella percorribile lunga tre chilometri, rivestita di […]
“Così vi farò camminare sulle acque“. Si avvicina il momento magico che vedrà Christo inaugurare la sua monumentale opera sul Lago d’Iseo, e La Repubblica intervista l’artista bulgaro celebre per i suoi involucri, che dal 18 giugno fino al 3 luglio stenderà sulle acque del lago d’Iseo una passerella percorribile lunga tre chilometri, rivestita di stoffa color giallo zafferano. “Anche stavolta, è lo stesso autore a finanziare il suo progetto, del costo di 15 milioni di dollari, grazie ai proventi della vendita dei modellini e disegni preparatori”. Quali fattori hanno avuto un ruolo decisivo per la realizzazione accelerata del progetto? “Uno stabilimento di Brescia sta producendo per noi 200mila cubi in polietilene collegati tra loro, sui quali verrà steso il tessuto color giallo zafferano. Ai tanti che oggi passano gran parte del loro tempo a smanettare sullo smartphone o sul computer, il mio progetto offrirà un’esperienza emozionantequella di vivere un contatto speciale con la realta, sotto il sole e nel vento, col brivido e l’eccitazione che si provano muovendo i propri passi sulle acque del lago. A renderla ancora più emozionante contribuisce poi il fatto che un tratto della passerella attraversa le vie del centro di Suizano, e da lì si immette direttamente sulle acque del lago”.
A San Gimignano una torre racconta la vita in Toscana di nove secoli fa. È il Corriere della Sera a piombare “nel centro di San Gimignano, la città delle 72 case torri (oggi ne restano 14), o se preferite la Manhattan del Medioevo nella quale le nobili famiglie iniziarono a scoprire l’arte del bello costruendo verso il cielo. Da ieri l’unica casa torre privata della città patrimonio dell’Unesco è diventata pubblico tesoro. Si chiama Torre e Casa Campateli, il nucleo più antico risale al XII secolo: il complesso è stato recuperato dal Fai dopo la donazione della proprietaria Lydia Campateli”. “La caccia ai quadri non ha regole, non ha obiettivi, non ha approdi, è imprevedibile”. Così Vittorio Sgarbi anticipa su Il Giornale “la sua personalissima mostra Da Giotto De Chirico al MuSa, il Museo di Salò, aperto a giungo dello scorso anno ma di fatto inaugurato ieri con la prima grande esposizione”.
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