New Tate, ecco tutti i segreti del nuovo museo che apre a giugno a Londra. 10 piani, spazi più che raddoppiati

Davanti ad un folto pubblico Nicolas Serota, direttore della Tate dal 1988, e Francis Morres, neo direttrice della Tate Modern, hanno svelato quello che sara il vero evento dell’anno, l’apertura prevista per il prossimo 17 giugno della New Tate, a detta di molti l’edificio culturale più importante della Gran Bretagna degli ultimi 20 anni. Oltre […]

Davanti ad un folto pubblico Nicolas Serota, direttore della Tate dal 1988, e Francis Morres, neo direttrice della Tate Modern, hanno svelato quello che sara il vero evento dell’anno, l’apertura prevista per il prossimo 17 giugno della New Tate, a detta di molti l’edificio culturale più importante della Gran Bretagna degli ultimi 20 anni. Oltre alla già esistente Boiler House, i nuovi spazi includono la nuova Tank e la Switch House. La firma dell’edificio è ovviamente quella di Herzog e de Meuron, già artefici del celebre edificio principale del museo: per un ampliamento che vede un 60% di aumento rispetto allo spazio esistente, dieci piani comunicanti con l’esistente Turbine Hall che supereranno di molto in altezza l’edificio esistente, così da creare un nuovo profilo al gia dinamico skyline londinese. L’interior design è stato affidato a Jasper Morrison che ha disegnato tavoli e nuove sedute per lo spazio: il nono piano vedrà l’aggiunta di un ristorante gestito dal catering della Tate cosi come per i già esistenti caffè.

NELLA TURBINE HALL IL GRANDE ALBERO DI AI WEIWEI
Le opere in mostra (di cui il 75% sono acquisizioni successive al 2000) seguiranno un percorso che andrà al di la del classico aspetto cronologico o tematico, già estremamente innovativo ai tempi dell’apertura della Tate Modern nel 2000. È stato fondamentale, sostiene Frances Morris, “ampliare spazi che non siano solo espositivi: il pubblico deve poter vivere e utilizzare la nuova Tate, potersi muovere liberamente non solo per fruire delle opere. Per quanto riguarda la collezione l’impatto sara fortissimo, con le nuove acquisizioni si possono contare artisti proveniente da 57 paesi: ci saranno quindi più artisti internazionali, più artiste donne e soprattutto nuovi media e nuova arte sperimentale. Le opere di Mark Rothko e Henri Matisse saranno in dialogo con le nuove acquisizioni dall’America Latina, Africa, Asia, Middle East e Eastern Europe. Solo per citare alcune nuove acquisizioni: Meschac Gaba, Sheela Gowda e Cildo Meirelles“. I lavori più recenti della collezione saranno esposti al centro della Turbine Hall: fra questi una scultura-albero alta circa 7 metri, creata da Ai Weiwei. Una delle novità più importanti sarà il lancio di un ambizioso “open experiment”: Tate Exchange, che occuperà un piano intero della nuova Switch House, coinvolgendo oltre 50 organizzazioni a partecipare al processo creativo della Tate Modern, realizzando progetti e eventi in situ e usando l’arte come mezzo per trattare temi più ampi.

TINO SEGHAL MEETS JOSEPH BEUYS
La Boiler House offrirà quattro diversi approcci all’arte moderna, dal 1900 a oggi: Henri Matisse, Monet e Salvador Dali saranno affiancati ad artisti di aree geografiche meno esplorate, cosi da accendere un dialogo con scene artistiche meno battute. Nei 4 spazi espositivi della Switch House verrà invece esplorato il processo attraverso cui gli artisti sono diventati performers e coreografi. Si potra’ vedere chiaramente come dagli anni ’60 si è superata la staticità della scultura attraverso un’evoluzione e coinvolgimento del pubblico con nuovi materiali, da Carl Andre aRoni Horn, da David Medalla a Ricardo Basbaum. Il programma includerà artisti come le Guerrilla Girls e Tim Etchells oltre a charity, stazioni radiofoniche, università e healthcare trust. I primissimi privilegiati visitatori in anteprima il 16 giugno saranno 3mila studenti da tutta la Gran Bretagna, accolti dagli artisti Bob e Roberta Smith. Seguiranno tre giorni di “festa” per celebrare l’apertura del nuovo spazio con apertura dalle 10 alle 22 che vedranno coinvolti attori, performers e cantanti con corali da varie parte della città ma anche dal Giappone, visto che lo sponsor per le attività del weekend sara il brand Uniqlo. E per le prime tre settimane lo sponsor della Tate, BMW Tate Live, sosterrà una serie di performances negli spazi del museo in dialogo con opere gia presenti nella collezione: Tino Seghal, con This is Propaganda del 2002, farà ad esempio da spalla al lavoro di Joseph Beuys.

Barbara Martorelli

 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati