Un campo da golf a Trafalgar Square firmato da grandi architetti e designer. Parte la campagna di crowdfunding per realizzarlo
L’obiettivo della raccolta fondi è 120mila sterline, somma da raggiungere entro il prossimo 7 giugno. Il London Design Festival si affida al crowdfunding per la realizzazione di un grande progetto visionario: un campo da golf d’artista, da installare in pieno centro di Londra, a Trafalgar Square in occasione della prossima edizione della manifestazione a settembre. […]
L’obiettivo della raccolta fondi è 120mila sterline, somma da raggiungere entro il prossimo 7 giugno. Il London Design Festival si affida al crowdfunding per la realizzazione di un grande progetto visionario: un campo da golf d’artista, da installare in pieno centro di Londra, a Trafalgar Square in occasione della prossima edizione della manifestazione a settembre. Il progetto, divertente e assurdo, occuperebbe la piazza per una settimana e sarebbe aperto al pubblico: “sarà futuristico, funzionante, divertente e utilizzabile da tutti”, scrivono nella descrizione pubblicata sulla piattaforma Kickstarter.
Tante le firme di architettura e design coinvolte nell’iniziativa Visionary Crazy Golf, a partire dal promotore e curatore del progetto, Paul Smith, che propone una struttura a strisce colorate da installare sulla scalinata della National Gallery, fino a Zaha Hadid, che prima della sua prematura scomparsa aveva proposto una delle sue caratteristiche strutture ondulate e flessuose, e a Tom Dixon, con il suo buffo imbuto gigante. Nella lista compaiono tanti altri contributors, come gli artisti Mark Wallinger e Camille Walala e gli studi di architettura Atelier Bow-Wow, HAT with Tim Hunkin, NEON, Ordinary Architecture.
Il London Design Festival prosegue, con questa iniziativa, una tradizione ormai decennale di interventi nello spazio pubblico e in Trafalgare Square in particolare; basti ricordare il gioco di scacchi gigante di Jaime Hayon, installato nel 2009, oppure lo show luminoso dei robot di Reed Kram e Clemens Weisshaar nel 2010. Se la campagna di crowdfunding avrà successo, il resto del costo dell’installazione (circa la metà) verrà coperto dagli sponsor del Festival.
– Valentina Tanni
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