Urban Art Fair, la prima fiera internazionale d’arte urbana di Parigi. Fra pezzi di Blek Le Rat e Banksy, c’è anche molta Bologna
Con un anticipo (strategico) di qualche giorno su Stroke Art Fair (4-8 maggio) – lo storico appuntamento fieristico di arte, design e stile di vita urbano nato a Monaco nel 2009 –, Parigi si appresta a varare la sua prima fiera internazionale dedicata esclusivamente all’arte urbana. Si chiama Urban Art Fair e inaugura il 21 […]
Con un anticipo (strategico) di qualche giorno su Stroke Art Fair (4-8 maggio) – lo storico appuntamento fieristico di arte, design e stile di vita urbano nato a Monaco nel 2009 –, Parigi si appresta a varare la sua prima fiera internazionale dedicata esclusivamente all’arte urbana. Si chiama Urban Art Fair e inaugura il 21 aprile presso Carreau du Temple, luogo emblematico di Haut-Marais, nel centro di Parigi. In questo vecchio mercato coperto, completamente ristrutturato, si riuniranno per quattro giorni trentatrè gallerie internazionali specializzate in urban art, su invito diretto di Yannick Boesso – direttore della fiera – che in un’intervista su Widewalls ha così motivato le sue decisioni: “Ho scelto sia gallerie consolidate che emergenti, gallerie che stanno lavorando con i maggiori artisti del movimento, e due o tre gallerie che personalmente ritengo abbiano un grande potenziale”.
TALK COORDINATI DA CLAUDIO MUSSO E FABIOLA NALDI
Qualche nome? Le note Urban Spree e Open Walls di Berlino, 34 Fine Art (Cape Town/London), Graffik Gallery di Londra, Kallenbach Gallery e Vroom & Varossieau, entrambe di Amsterdam. E poi, l’unica galleria proveniente dall’Italia – Portanova12 Gallery di Bologna (che si è fatta notare nella recente edizione di Swab di Barcellona) – porterà in fiera ben quattro artisti italiani (Etnik, Gola Hundun, Salvo Ligama, OPIEMME, UNO) e la street artist polacca Nespoon. Da Bologna arrivano anche i curatori e storici dell’arte Claudio Musso e Fabiola Naldi, invitati da Boesso a coordinare/curare la serie di conferenze che si terranno sabato 23 aprile: “il programma dei quattro talk”, ci hanno spiegato, “è nato in collaborazione con la fiera, cercando di coniugare lo sguardo storico-critico con le questioni relative al rapporto con la città, al mercato e alla comunicazione”. Il tutto con ospiti d’eccezione come i leggendari fotografi Martha Cooper e Henry Chalfant, che hanno immortalato il movimento del graffitismo ai suoi albori a New York, Charles Hargrove alias Kool Koor – compagno d’armi di Basquiat e Keith Haring – considerato uno degli artisti più rappresentativi della sua generazione in fatto di “Tag”, e l’americano Torrick Ablack alias Toxic, uno dei pionieri della graffiti art. In fiera ci saranno anche alcuni grandi pezzi di Blek Le Rat e Banksy e la proiezione – per la prima volta in Francia – del documentario Girl Power di Sany, sul graffitismo al femminile.
– Claudia Giraud
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