Battaglia Foundry Sculpture Prize. Parte la primissima edizione del premio dalla storica Fonderia Battaglia di Milano. I giovani si confrontano col bronzo
Il ritorno al saper fare, alla manualità nell’arte contemporanea. Dopo la “sbornia concettuale”, la produzione artistica sembra voler mettere il punto, dando vita ad iniziative che riassumano una componente artigianale, riportando alla luce tecniche come l’encausto (utilizzato anche peraltro da insospettabili come Jasper Johns), la ceramica oppure la fusione a cera persa. Quest’ultima, nella quale […]
Il ritorno al saper fare, alla manualità nell’arte contemporanea. Dopo la “sbornia concettuale”, la produzione artistica sembra voler mettere il punto, dando vita ad iniziative che riassumano una componente artigianale, riportando alla luce tecniche come l’encausto (utilizzato anche peraltro da insospettabili come Jasper Johns), la ceramica oppure la fusione a cera persa. Quest’ultima, nella quale si identifica la produzione greco – romana, è stata di recente protagonista di un nuovo interesse, ritornando nelle “grazie” addirittura dei creativi più giovani.
Prosegue, con queste premesse e in questa direzione, l’impegno della Fonderia Artistica Battaglia – vera e propria fucina creativa nata a Milano nel 1913 – nella promozione di una tecnica antica come la scultura, che trova nell’epoca contemporanea ulteriori impulsi ed evoluzioni. Guarda proprio all’attualità la prima edizione internazionale del Battaglia Foundry Sculpture Prize, rivolto ai talenti emergenti dell’arte del bronzo. L’obiettivo dell’iniziativa consiste nel monitoraggio, nella selezione, nella formazione degli artisti e nella produzione dei loro lavori, dando risalto a una tra le più antiche tecniche scultoree, quella della cera persa, che ben si presta a una reinterpretazione in chiave contemporanea.
LA SHORT LIST DEL NUOVO PREMIO
Sono cinque i giovani protagonisti di questa prima edizione – Julien Creuzet, Nicolas Deshayes, Alicia Frankovich, Rodrigo Hernandez e Nicolas Party – selezionati dal comitato di esperti composto da Giovanni Carmine, Marie Cozette, Mihnea Mircan, Chris Sharp e Roberta Tenconi. Ciascun artista è invitato a elaborare il progetto di un’opera poi sottoposto al vaglio di una giuria formata da Camilla Bonzanigo, rappresentante della Fonderia Artistica Battaglia, Martin Clark, direttore del Bergen Kunsthall, Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo Marino Marini e Moritz Wesseler, direttore del Kölnischer Kunstverein. Il vincitore si aggiudicherà cosa? Una borsa di studio e la possibilità di risiedere per un mese presso la Fonderia meneghina, a partire dal prossimo giugno. Nel corso della residenza, l’artista potrà realizzare la propria opera con il supporto tecnico della Fonderia, in vista della presentazione ufficiale durante la mostra che, a settembre, riunirà tutti i progetti partecipanti al Premio.
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