È morto a 74 anni Pinuccio Sciola, l’artista che faceva suonare le pietre. La sua arte è stata apprezzata in tutto il mondo
Se ne va lasciando un vuoto enorme Pinuccio Sciola, nato a San Sperate nel 1942 da una famiglia umile. L’artista che faceva suonare le pietre stava lavorando ad un allestimento di sculture sonore proprio nel giardino della sua casa, nonostante, come racconta l’Unione Sarda, le sue condizioni di salute fossero da tempo degenerate, fino a […]
Se ne va lasciando un vuoto enorme Pinuccio Sciola, nato a San Sperate nel 1942 da una famiglia umile. L’artista che faceva suonare le pietre stava lavorando ad un allestimento di sculture sonore proprio nel giardino della sua casa, nonostante, come racconta l’Unione Sarda, le sue condizioni di salute fossero da tempo degenerate, fino a portarlo al decesso all’Ospedale di Cagliari. La sua vita d’artista è cominciata grazie ad una borsa di studio che gli aveva consentito di studiare a Cagliari. Da lì poi non si è più fermato. Ha continuato gli studi a Firenze e poi all’Accademia di Salisburgo dove è stato allievo di artisti ed intellettuali del calibro di Minguzzi, Kirchner, Kokoschka, Vedova e Marcuse. Una vita che nonostante l’amore per la Sardegna, lo ha visto irrequieto studiare a Madrid e poi a Parigi.
Espone in tutto il mondo: a Barcellona, a Città del Messico, dove lavora anche con David Alfaro Siquieros, riconfermando il suo interesse per l’arte murale grazie al quale trasforma San Sperate in un autentico “paese museo”. Nel 1966 un suo lavoro monumentale viene allestito a Versailles e le sue “pietre sonore”, che lo hanno reso famoso a livello internazionale vengono per la prima volta presentate al festival Time in Jazz di Berchidda. Nel 2011 all’Istituto italiano di Cultura a Madrid ha inaugurato l’esposizione “Città sonore”. Non si è mai fermato, la sua opera d’artista è continuata fino agli ultimi giorni della sua vita, ottenendo importanti riconoscimenti. Con Sciola, se ne va uno dei grandi protagonisti della scultura italiana.
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