L’archeologia tra editoria, comunicazione e nuovi media. A Roma la settima edizione del salone RomArché: ecco le novità proposte
È un progetto annuale di valorizzazione dell’editoria e della ricerca archeologica, ideato da Dià Cultura in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, pensato per accompagnare il pubblico alla scoperta di un bene comune spesso non abbastanza conosciuto come l’archeologia, raccogliendo la sfida di coniugare industria e beni culturali grazie […]
È un progetto annuale di valorizzazione dell’editoria e della ricerca archeologica, ideato da Dià Cultura in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, pensato per accompagnare il pubblico alla scoperta di un bene comune spesso non abbastanza conosciuto come l’archeologia, raccogliendo la sfida di coniugare industria e beni culturali grazie all’editoria, alla comunicazione, cercando nuovi canali di comunicazione attraverso nuovi media. Parliamo di RomArché. Salone dell’Editoria Archeologica, ospitato fino al 29 maggio negli spazi delle Terme di Diocleziano, sede del Museo Nazionale Romano: tema portante di questa settima edizione è il tempo e la sua narrazione in relazione con i musei, il Chronos, Kairos e Aion, Il tempo dei musei. La manifestazione offrirà la possibilità di riflettere sul cambiamento che deve avvenire all’interno del museo per divenire il centro di propulsione per la creatività in connessione con il territorio: un museo non solo magazzino di reperti, ma deposito di cultura, elemento di elevazione, motore dello sviluppo.
C’È ANCHE UNA APP ARCHEOLOGICA
Tante le interazioni che si svilupperanno dietro questa manifestazione; un anno di studio e ricerca presentato in tre fasi: una dedicata all’editoria, con una selezione di volumi tra nuove uscite e grandi successi; Museum.dià – II Convegno Internazionale di Museologia, consacrato alla narrazione del tempo ed alle sue interazioni con i musei; un momento di approfondimento editoriale dedicato al Chronos con Leggere in BiblioArché. E RomArché si fa anche app: tra il progetti per avvicinale turisti e romani alle periferie, è stata avviata la mappatura dei siti di interesse culturale fuori dai consueti contesti turistici, abbracciando zone inesplorate della Capitale. Un’app gratuita che connette il centro con le periferie: una serie di percorsi che si snodano ispirandosi ad un passo del celebre geografo greco Strabone: “I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto, che dai Greci furono trascurate, cioè nell’aprire le strade, nel costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache” (Strabone, Geografia V, 3, 8).
– Ilenia Maria Melis
RomArché 2016
VII Salone dell’Editoria Archeologica
Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano
http://www.romarche.it/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati