Un collezionista dona 75 milioni di dollari al LACMA di Los Angeles e ne diventa testimonial per invogliare gli altri a fare lo stesso. Obiettivo? 600 milioni dollari
La collezionista d’arte Elaine Wynn e l’ex presidente di Univision, la rete televisiva statunitense in lingua spagnola, Jerold Perenchio hanno promesso alla città di Los Angeles una donazione di 75 milioni di dollari destinati al LACMA, il museo per l’arte contemporanea, come annuncia il quotidiano locale LA Times. Si tratta della più grande somma di […]
La collezionista d’arte Elaine Wynn e l’ex presidente di Univision, la rete televisiva statunitense in lingua spagnola, Jerold Perenchio hanno promesso alla città di Los Angeles una donazione di 75 milioni di dollari destinati al LACMA, il museo per l’arte contemporanea, come annuncia il quotidiano locale LA Times.
Si tratta della più grande somma di denaro di cui il museo abbia mai beneficiato. La donazione, tuttavia, arriva nell’ambito di una raccolta fondi di circa 600 milioni di dollari al fine di completare il nuovo complesso a firma dell’architetto svizzero Peter Zumthor. Si tratta di uno spazio di quasi 4.000 mq all’interno di un edificio nero che serve sia da ponte che da museo a Wilshire Boulevard.
CROWDFUNDING D’ELITE
Uno spazio che imita la calligrafia cinese nelle sue forme angolari e che sarà dotato di diverse gallerie, sostituendo quattro dei sette edifici che attualmente compongono il museo. La donazione di Perenchio stupisce anche per un secondo aspetto: di solito le sue azioni filantropiche sono anonime.
Questa volta l’imprenditore ha deciso di uscire allo scoperto anche con l’obiettivo di diventare quasi un “testimonial” della raccolta fondi e per sostenere presso i potenziali donatori il progetto.
Parte del finanziamento arriverà, invece, dalla municipalità di Los Angeles che ha stanziato 125 milioni di dollari. Insieme al denaro offerto dai due collezionisti e da altri donors questa somma va a costituire un totale di 275 milioni già raccolti. Il direttore, Michael Govan si dice ottimista circa l’aumento delle entrate e il raggiungimento dei 600 milioni previsti per un cantiere che dovrebbe cominciare nel 2018 e concludersi nel 2023. Ce la faranno i nostri eroi?
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