Uscire dall’Europa o restare? Tutti i poster della campagna progettata da Wolfgang Tillmans, artista politico contro la Brexit. “Contro l’orrore antieuropeista”
“Cari amici, sono sicuro che anche voi state seguendo con orrore la deriva verso destra e anti europeista che sta serpeggiando in tutta Europa”. A parlare è il fotografo Wolfgang Tillmans, vincitore del Turner Prize, tra i più influenti della sua generazione, che negli ultimi tempi ha scoperto una vocazione politica attiva, tale da convincerlo […]
“Cari amici, sono sicuro che anche voi state seguendo con orrore la deriva verso destra e anti europeista che sta serpeggiando in tutta Europa”. A parlare è il fotografo Wolfgang Tillmans, vincitore del Turner Prize, tra i più influenti della sua generazione, che negli ultimi tempi ha scoperto una vocazione politica attiva, tale da convincerlo a “scendere in campo”. Candidandosi? No, con una campagna pubblicitaria ed una serie di manifesti. “Voglio essere coinvolto attivamente”, spiega. “In particolare voglio lavorare per massimizzare l’affluenza tra gli elettori più giovani. Concentriamoci innanzitutto sulla registrazione: il termine ultimo è il 7 giugno!”. Con questa lettera e questo invito, Tillmans si schiera apertamente contro la Brexit e per incoraggiare le persone a votare al referendum del prossimo 23 giugno che interroga i cittadini sull’opportunità per la Gran Bretagna di restare o meno in Europa, con tutto ciò che ne consegue. “Credo”, continua l’artista, “che abbiamo raggiunto un momento critico che potrebbe rivelarsi un punto di svolta per l’Europa come la conosciamo. (…) L’indebolimento della UE è un obiettivo attivamente perseguito da uomini forti come Vladimir Putin e partiti europei della estrema destra. Brexit potrebbe significare la fine della UE. È un’istituzione imperfetta e problematico, ma nel complesso si distingue per una visione del mondo democratica, per i diritti umani e favorisce la cooperazione”.
UN PROGETTO PER I RIFUGIATI
Da questo impegno è nata la campagna pubblicitaria a favore della registrazione al voto. Con i colori di Tillmans e le sue forme ed una serie di slogan volti ad attrarre l’attenzione dei più giovani, soprattutto degli studenti, che potrebbero costituire una importante massa critica. Siamo una famiglia europea, Ciò che è perduto è perduto per sempre, Dì che ci sei dentro, se sei dentro davvero, questi sono solo alcuni dei claim che l’artista tedesco, noto per i suoi scatti sulle sottoculture giovanili londinesi, ha concepito a questo proposito. E nel frattempo, mentre a Londra si impegna in tal senso, a Berlino, nel suo spazio Between Bridges ha inaugurato il progetto Meeting Place dedicando il mese di aprile al tema sensibile dei rifugiati e dell’immigrazione, cercando attraverso mostre ed incontri di creare un vero e proprio ponte interculturale. “Dallo scorso autunno, racconta Tillmans “molti amici nella comunità dell’arte si sono, come me, chiesti “(a proposito dei rifugiati): “’Che cosa posso fare?’; ‘Come posso aiutare?’; ‘Come possiamo affrontare una situazione che è in continuo mutamento?’” La sua risposta è stata questo forum, a dimostrazione che l’arte può e deve ancora essere un luogo di riflessione e di azione concreta nella politica e nel sociale.
– Santa Nastro
http://www.betweenbridges.net/
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