Una kermesse ricchissima quella premiata il 14 giugno 2016 a Milano per la XXIV edizione del Compasso d’Oro ADI. La Giuria, composta da Gabriella Bottini, Cinzia Anguissola D’Altoè Scacchetti, Walter Maria de Silva, Mugendi K. M’Rithaa, Marc Sadler, Yossef Schvetz e Toshiyuki Kita, ha valutato gli oggetti proposti a concorso ricercando l’estetica come meta e ragion d’essere nei bisogni nell’utente come ingrediente indispensabile. Il buon design, soprattutto in un’epoca tanto complessa a livello socio-economico come quella attuale, anticipa ed interpreta le necessità dell’uomo non solo in quanto “strumento” ma in quanto dimostrazione di sensibilità e professionalità dei suoi creatori.
I PREMIATI
Le categorie premiate sono: il design per l’abitare – vincitore Daniel Rybakken con Ascend per Luceplan; Konstantin Grcic con Ok per Flos, rivisitazione dell’iconica Parentesi; il team composto da Giampiero Castagnoli, Marco Fagioli, Emanuel Gargano con 5MM per Rubinetterie 3M; Mario Trimarchi con la caffettiera Ossidiana di Alessi, che dimostra come anche l’oggetto del quotidiano più tradizionale ed italiano possa vestirsi di nuova eleganza. Nel design per la mobilità vengono premiate case come Baglietto per lo yacht design e Ferrari, mentre si dimostrano di grande interesse i prodotti di design per la persona, come la Lucetta di Emanuele Pizzolorusso per Palomar, o l’innovativa visione di “esercitarsi collettivo” di Technogym. Nel settore design per il lavoro Caimi presenta le molteplici sfaccettature del sistema insonorizzante Flap, disegnato da Alberto e Francesco Meda, mentre Tecno viene premiata per Vela di Lievore Altherr Molina. Per la comunicazione viene dato giusto riconoscimento all’eleganza sinuosa dell’Auditorium Giovanni Arvedi di Giovanni Palù e Michele Bianchi. Novità importante di quest’anno è l’introduzione della categoria design per il sociale e si aggiudica il premio il Design as a development tool di Giulio e Valerio Vinaccia per UNIDO – United Nations Industrial Development Organisation, premiati per la metodologia di un progetto che punta a migliorare le condizioni di vita in paesi in via di sviluppo utilizzando risorse limitate al loro contesto.
LE MENZIONI D’ONORE E LE NOMINATION STRANIERE
Tra le menzioni d’onore la spotlight Cata di Carlotta de Bevilacqua, la seduta Kayak di Patrick Norguet piuttosto che la serie Softer than steel/687 di Nendo, il mobile contenitore per letti di fortuna di Lorenzo Damiani per Campeggi e il tavolo Autoreggente di Patrizia Bertolini, tra gli altri. Dulcis in fundo le nomine per i Compassi internazionali: Ron Arad, per la capacità di tradurre in produzione la personalissima visione progettuale; James Dyson, per la ricerca e l’innovazione tecnica sempre al passo con la qualità estetica, e Makio Hasuike, per la capacità, unica di far confluire nel progetto identità culturali diverse senza perdere originalità e virtuosismo.
-Flavia Chiavaroli
http://www.adi-design.org/fondazione-adi.html
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