Basel Updates: Piero Manzoni star delle vendite in fiera? Molti gli affari milionari già conclusi, ecco tutti i rumors

L'artista italiano pare sia stato venduto per 7 milioni di dollari, Frank Stella per 6, Paul McCarthy per 5, Damien Hirst per oltre 4

Al pubblico la fiera ha aperto ufficialmente oggi giovedì 16 giugno: eppure – come sempre accade – gli affari più importanti si sono già conclusi nella (relativa) quiete delle preview. Questo almeno sembrano dire i primi rumors che abbiamo raccolti in giro per la rete, e che suggeriscono molte transazioni milionarie già chiuse ad Art Basel. Come Tomato Head (Green), il progetto di Paul McCarthy con cui Hauser + Wirth ha partecipato alla sezione Unlimited, che le voci vogliono già venduto a una collezione privata americana per 4.750.000 dollari. Ma il colosso svizzero di origini, anche se ormai diviso fra New York e Londra, avrebbe fatto scintille anche presso lo stand, vendendo già altri due McCarthy – Michael Jackson Inflatable Drawings (2003) per 650mila dollari e WS, White Snow Flower Girl #3’ (2016) per 575mila USD -, Sea Drawing with Whale di Vija Celmins per 1,5 milioni di dollari, due dipinti di Maria Lassnig per 1,2 milioni e 550mila dollari rispettivamente.

Art Unlimited, Art Basel, 2016

Art Unlimited, Art Basel, 2016

I BEST SELLER
Festa italiana in casa David Zwirner, con due opere di Giorgio Morandi vendute per oltre 1 milione di dollari ciascuna, oltre a lavori di Bridget Riley, Luc Tuymans, Bruce Nauman, e Josef Albers, tutte a collezionisti asiatici. Pare che non sia stato da meno lo squalo Gagosian, che nei primi giorni avrebbe piazzato un grande dipinto di Rudolf Stingel a 3.5 milioni di dollari e un Pills Cabinet di Damien Hirst a 4.2 milioni. Stingel protagonista anche da Massimo De Carlo, con un’opera inedita del 2014 ceduta per una cifra vicina a 1.8 milioni di dollari a un collezionista europeo. Ancora cifre a sei zero: la galleria Mnuchin è accreditata della vendita di un Brice Marden per 4 milioni di dollari e di Honest 508, di John Chamberlain, per qualcosa come 3 milioni di dollari, quest’ultimo pare al collezionista e filantropo di Miami Marty Margulies.

MANZONI DA RECORD
La piazza più alta del podio, sempre stando ai primi rumors, spetterebbe comunque alla galleria Dominique Lévy, di New York e Londra, e – bella sorpresa! – a un artista italianissimo come Piero Manzoni, con un Achrome che sarebbe stato piazzato a circa 7 milioni di euro; sempre al booth Lévy Slieve Moree, un dipinto di Frank Stella del 1964, avrebbe toccato i 5.9 milioni di dollari.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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